AVELLINO- Rigettata dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli la richiesta di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla pg nei confronti dell’irpina, presunta intermediaria aspirante concorrente per il Tfa di sostegno, che avrebbe raccolto e consegnato prima delle prove selettive del 6 e 7 luglio 2023 per l’accesso al concorso, trentottomila euro (per lei ed altri sei concorrenti) al principale indagato dalla Procura di Cassino e dalle Fiamme Gialle per le mazzette in cambio dell’accesso al corso. Somma poi restituita perché nessuno aveva superato la prova preselettiva. L’indagata, assistita dal penalista Fabio Tulimiero, era comparsa due giorni fa davanti al magistrato per l’interrogatorio preventivo, dove aveva respinto le accuse a suo carico. Evidentemente il Gip ha ritenuto che non sussistessero nei suoi confronti le esigenze cautelari. Il gip di Cassino Alessandra Casinelli ha disposto invece gli arresti domiciliari per il direttore delle Risorse Umane dell’Università di Cassino Massimiliano Mignanelli. La scorsa settimana analogo provvedimento era scattato anche per due docenti Unicas, Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli, marito e moglie, rispettivamente presidente e componente della commissione d’esame sul TFA e per il titolare del centro studi paritario Cervantes di Sora, Giancarlo Baglione. Per il Mignanelli il giudice Casinelli aveva subordinato la sua decisione ad un interrogatorio che è avvenuto lunedì in presenza del suo legale Sandro Salera.
Secondo l’accusa ci sarebbe stata corruzione nell’ambito del corso di specializzazione per il sostegno nell’anno accademico 2022/2023. Per superare il concorso sarebbe bastato pagare 15 mila euro: una cifra che avrebbe permesso di ottenere dai docenti un lotto di argomenti tra i quali il candidato pagante sarebbe stato interrogato.
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