Sono 526.317 i ragazzi italiani che affrontano, a partire da oggi 19 giugno, la Maturità 2024; ben 82.742 solo in Campania, regione che detiene il record del numero più alto di maturandi.
Alle ore 8:30 il Ministero dell’Istruzione ha reso disponibile la chiave del plico telematico per dare il via alla prima prova, quella forse più semplice ma anche determinante: lo scritto d’Italiano. Il Ministro Valditara ha spiegato che sono tracce abbordabili per tutti che “non inquieteranno lo studente medio”.
I maturandi hanno a disposizione 6 ore per lo svolgimento del tema ma possono consegnare a partire dalla terza ora.
Sette le tracce con riferimenti agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale; due tracce per la tipologia A ossia l’analisi del testo di poesia o prosa; tre della tipologia B ossia analisi e produzione di un testo argomentativo; due della tipologia C, ossia il tema di attualità.
Ma vediamo quali sono le tracce e se hanno rispettato i pronostici: Ungaretti, Pirandello, Levi Montalcini, Galasso, Polla-Mattiot, Cabiddu, Caminito. Dunque in buona parte previste.
Giuseppe Ungaretti con “Pellegrinaggio in Vita di un uomo. Tutte le poesie” e Luigi Pirandello con “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”. Le prime due tracce per la proposta A, ovvero quella di letteratura, non hanno deluso gli studenti. I due autori erano tra quelli inseriti nel “toto tema”.
Per la tipologia B: “Storia d’Europa” dello storico Giuseppe Galasso scritto nel 1998 che invita a pensare alla “guerra fredda”; un testo di Maria Agostina Cabiddu tratto dalla Rivista “Aic” (Associazione Italiana dei Costituzionalisti); ed un testo di Nicoletta Polla-Mattiot: “Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura fra ascolto e comunicazione”.
Per la tipologia C, ossia i temi d’attualità, è spuntato invece il premio Nobel Rita Levi Montalcini,, con un testo sull’imperfezione; e non poteva mancare una traccia sui social ed il digitale per riflettere sul cambiamento che ha subito la scrittura diaristica, attraverso il testo “Profili, selfie e blog” di Maurizio Caminito, bibliografo e bibliotecario.