I Carabinieri della Stazione di Serino, all’esito di indagini scaturite da denuncia contro ignoti sporta da rappresentanti di associazione animalista ed ambientalista A.N.P.A.N.A., hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un 54enne del luogo ritenuto responsabile di maltrattamenti di animali.
La violenza sarebbe stata causata da colpi inferti con un bastone, molto probabilmente una mazza da baseball.
Purtroppo lo scempio aveva avuto una portata anche maggiore: infatti, oltre al cane ferito, l’aggressore segregava diversi cani randagi in un’angusta intercapedine ubicata sotto un prefabbricato in lamiera, impedendone l’uscita con l’apposizione di alcuni pesanti blocchi di lapilcemento.
A seguito del gravissimo episodio, i Carabinieri avviavano immediatamente l’attività di indagine per dare un volto al responsabile di quel barbaro reato, di colui che aveva manifestato tanta violenza gratuita nei confronti di animali indifesi. Sviluppando tutte le informazioni fornite con la denuncia, compresi quei dettagli apparentemente poco significativi, i militari, grazie ad un’approfondita conoscenza del territorio di competenza, riuscivano a restringere il campo delle ricerche fino ad arrivare ad identificare il presunto reo nel 54enne incensurato il quale, per le evidenze raccolte, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Gli animali venivano recuperati ed affidati al servizio veterinario dell’ASL di Avellino.
Ricordiamo che il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale: “1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
Cosa fare quando si intende segnalare un caso di maltrattamento?
Ognuno, che sia privato cittadino o un’associazione, può rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc…) segnalando uno dei casi di illeciti previsti dalla legge, richiedendo così un intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad ulteriori conseguenze.