Mancata riapertura Geriatria, Nursind: “Al Moscati a rischio il diritto alla salute”

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Si riporta la nota del Segretario Territoriale NurSind Avellino Romina Iannuzzi.                                                   

Da circa due mesi il reparto di Geriatria dell’Azienda Moscati è chiuso; convertito ad inizio marzo in unità operativa Covid a causa dell’aggravarsi dell’emergenza pandemica nella nostra provincia, ad oggi non ancora riattivato poichè sembrerebbero mancare in Azienda Dirigenti Medici Geriatri.

Siamo preoccupati per la mancata riapertura e ancor di più dalle indiscrezioni che trapelano secondo le quali potrebbe addirittura delinearsi la chiusura definitiva del reparto.

La Direzione Strategica del Moscati con questa scelta priverà la nostra provincia che ha un ampio bacino di popolazione anziana, di un reparto fondamentale come la Geriatria, ledendo il diritto alla salute dei pazienti anziani e fragili.

In questi giorni tali pazienti stanno già vivendo sulla propria pelle le conseguenze di questa chiusura venendo dirottati per giorni sulle barelle del Pronto Soccorso in attesa di un posto letto. Come è stato possibile non rimediare alla carenza di Medici Geriatri? Cosa c’è veramente dietro la chiusura della UOC Geriatria? Sono trascorsi mesi dalle nostre denunce, ma ancora ci duole constatare che l’operato dell’attuale Direzione Medica di Presidio diretta dal Dott. Castaldo continui a far acqua da tutte le parti con decisioni scellerate che hanno contribuito a trasformare il Pronto Soccorso in un Lazzaretto con pazienti anziani privati di una adeguata e dignitosa assistenza. Vedere questi pazienti posizionati per giorni su una barella in PS rappresenta il fallimento della gestione organizzativa del Moscati che ha in questo Direttore di Presidio il suo protagonista in negativo e che tuttavia continua a restare al suo posto grazie ad una Direzione Generale spettatrice e colpevolmente assente.

Non escludiamo nei prossimi giorni manifestazioni di protesta al fine di sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza tutta per le gravi lesioni al diritto alla salute sancito dalla Costituzione cui stiamo assistendo.