AVELLINO- Il fatto non sussiste. E’ una assoluzione piena quella che il Tribunale collegiale di Avellino presieduto dal giudice Sonia Matarazzo ha emesso nei confronti di un quarantaduenne di Avellino, difeso dai penalisti Gaetano Aufiero e Stefano Vozella, accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie dal 2021 fino al giugno del 2024, aggravato dal fatto che le condotte volente erano avvenute in presenza dei quattro figli minori. Dall’istruttoria dibattimentale e’ stata consegnata un’altra verità, anche sugli episodi che hanno scandito la vicenda giudiziaria. Un quadro che ha portato anche la stessa Procura ad invocare l’assoluzione dell’imputato per maltrattamenti. Al termine del processo era arrivata anche la scelta della ex moglie di ritirare la querela per lo stalking. Il Tribunale non ha però ritenuto necessaria alcuna derubricazione, come invocato dalla difesa nelle arringhe in aula ieri mattina. Il processo era nato dalla denuncia presentata dalla ex moglie dell’imputato assolto, che nel giugno 2024 aveva presentato contro lo stesso. Alla fine le denunce saranno cinque. Per il quarantaduenne non solo la misura del divieto di avvicinamento ma a seguito di una presunta violazione (che nel corso del processo e’ stato ricostruito in modo diverso) anche l’aggravamento con la misura degli arresti domiciliari, applicati fino ad ottobre del 2024, quando, dopo la revoca, era stato sottoposto al divieto con braccialetto elettronico. Un anno di misura cautelare, quella che tra l altro ha costretto a recarsi al lavoro con il braccialetto elettronico. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni.
Redazione Irpinia
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