Lupi: il goal parla straniero. L’Avellino si affida a Kenesei

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L’Avellino e l’Est Europa. Un feeling particolare tra i lupi ed i freddi paesi del nostro continente. Nelle ultime stagioni in cui è stata promossa in cadetteria la formazione biancoverde ha sempre puntato su bomber stranieri provenienti da quella zona del paese. Nella stagione 2003-2004, fu la volta del bielorusso Vitaliy Kutuzov acquistato dal Milan qualche anno prima e reduce da una non brillante esperienza allo Sporting Lisbona con 3 reti in 24 incontri. All’ombra del Partenio sotto Zeman disputò una stagione eccezionale segnando 15 reti in 42 incontri. Purtroppo quei goal non servirono a salvare i lupi dal mesto ritorno in serie C, come pure i 17 messi a segno dal lituano Thomas Danilevicius due stagioni dopo, arrivato dal Livorno. Il centravanti di Klaipeda era accompagnato da Viktor Boudianski, talento scuola Juve. Quest’anno Lucchesi e Crespini ‘costruttori’ della macchina biancoverde hanno deciso di puntare su Krisztiàn Kenesei(classe 77) nazionale ungherese che con la squadra del proprio paese ha messo a segno 9 goal in 30 incontri. Nel 2004 è stato nominato miglior calciatore del campionato cinese mettendo a segno con la casacca del Pekingh Hounday 16 goal in 26 incontri. Ha mosso i primi passi nel Mtk Budapest formazione con la quale ha giocato dal 93 al 2000, collezionando 175 match e mettendo a segno 65 reti. Nel 2001 lascia la squadra in cui si è formato e firma con il Gyor Eto, sempre in Ungheria ed anche qui il suo rendimento è buono: 15 reti in 30 incontri. In seguito il passaggio al Zalaegerszeg squadra di cui indossa la maglia dal 2001 al 2003 e dove vive le stagioni più esaltanti con 65 presenze all’attivo e 43 marcature 21 nel primo torneo e 22 nel secondo. Poi la prima avventura in Cina ed il ritorno al Gyor dove gioca 28 partite e mette a segno 14 reti. Il resto è storia recente. Il nuovo trasferimento in Asia dove in sei mesi scende in campo 20 volte, gonfiando la rete in otto occasioni con il Beijing. Arriva la chiamata del Vasas che prima del suo arrivo stava attraversando un brutto periodo, ma con il possente Ariete questi problemi sono stati superati. Viene ritenuto un buon giocatore oltre che un bravo professionista dal tecnico Vancsa Miklós, amante del calcio tanto da infondere entusiasmo a tutti i compagni di squadra (6 goal in 10 incontri). Grazie alle sue segnature la squadra si qualifica al quinto posto alle spalle di Debrecen, Mtk, Zalaegerszeg e Ujpest. In lui e in Raffaele Biancolino è riposta la fiducia del popolo irpino. L’auspicio è che possa ripercorrere le gesta dei suoi predecessori, con una sola, importante e fondamentale differenza che l’Avellino alla fine riesca a conservare la cadetteria.(di Sabino Giannattasio)

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