Alfredo Picariello – L’Irpinia è la sua “seconda terra”, una sorta di seconda pelle. Luigi Grossi, artista eclettico, sempre alla ricerca di se stesso e di nuove forme espressive, ci ritorna volentieri. Dopo una mostra tenutasi a maggio, il “nostro” sarà nuovamente al Circolo della stampa di Avellino dal 10 al 18 agosto prossimi. Ma la location di Corso Vittorio Emanuele è anche la sede giusta per presentare il catalogo “Davanti al colore”, 216 pagine, che vanta la prefazione del filosofo Aldo Masullo, dal titolo “Il visibile e l’invisibile”. “Più che un catalogo, è il catalogo”, afferma la storica dell’arte Mimma Sardella. “A differenza di altri, è lo stesso Grossi l’artefice del catalogo. Abbiamo anche litigato per questo ma credo che, alla fine, sia venuto fuori un ottimo prodotto. E’ una sorta di opera unica, dove prevalgono le immgini”.
Luigi Grossi è il trionfo del colore. Nelle sue opere, nel suo catalogo. “Mi esprimo sempre attraverso il colore. Esprimo i miei vissuti attraverso il colore. I miei colori preferiti sono il giallo ed il rosso”. La pubblicazione raccoglie una serie di opere del maestro, alcune delle quali dedicate all’Irpinia, in parte già esposte al Circolo della Stampa. “L’Irpinia è una terra dalla grande ospitalità. E’ una terra fertile che si rinnova continuamente. Sono molto legato ad essa, anche per l’esperienze terribile che ha vissuto, il terremoto”. Il maestro Grossi ha creato un collegamento ideale tra Napoli, Avellino e Matera. Nella Capitale della Cultura sono esposti altri suoi dipinti dallo scorso mese di dicembre.