L’ex armiere passa dai domiciliari ai servizi sociali: accolta la richiesta dei difensori

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PRATOLA SERRA- L’ ex armiere finito agli arresti domiciliari, che aveva già ottenuto una sentenza di patteggiamento per i reati contestati a suo carico una condanna a tre anni e sei mesi per i 22 capi di imputazione che gli erano contestati, ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Una condanna che stava scontando agli arresti domiciliari, dopo la sentenza emessa dal Gup Paolo Cassano. La vicenda giudiziaria ora si è definita con l’istanza presentata dal penalista Carmine Ruggiero, che difende l’ex armiere, accolta dal Tribunale di Soveglianza di Napoli. Il procedimento nato dalle indagini dei Carabinieri del Nucleo della Compagnia di Avellino e della stazione di Pratola Serra proprio sulle attivita’ dell’armeria succesivamente chiusa. Il pm della Procura di Avellino Luigi Iglio aveva confermato il parere favorevole. Secondo le accuse, dall’armeria che gestiva a Pratola Serra sarebbero state cedute a soggetti inesistenti e con precedenti penali pistole, fucili e parti di armi senza che ci fosse traccia di queste operazioni o in molti casi falsificando i modelli 38 (si tratta del modulo di rilevazione delle armi armerie nei casi di vendita tra armerie, vendita direttamente all’estero di armi acquistate dalle fabbriche e dai privati, acquisto di armi dalle fabbriche) . Per questo dopo una perquisizione e gli accertamenti i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Avellino, che avevano sequestrato documenti e apparati cellulari.
Dopo la richiesta della difesa, alla luce anche della condotta del quarantunenne agli arresti domiciliari, che non aveva mai avuto denunce o segnalazioni, i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Napoli hanno ammesso l’affidamento in prova ai servizi sociali presso un comune vicino, dove si occuperà di manutenzione. Il Tribunale, sulla base della condotta regolare in arresti domiciliari, considerato che io svolgimento di attività lavorativa rappresenta uno strumento fondamentale per il reinserimento sociale, ritiene che le finalità di rieducazione e prevenzione potranno essere adeguatamente assicurate attraverso l’affidamento al servizio sociale per la durata residua della pena”