La bellezza è rimasta intatta, nonostante gli anni, nonostante i vandali ed anche un po’ di incuria. E’ come se ancora si respirassero i suoi “fasti”, iniziati negli anni ’30 grazie all’architetto Enrico Del Debbio che inserì al suo interno, nell’edificio, una sala cinematografica inaugurata nel 1937. Il cinema Eliseo, tra corso Europa e la villa comunale, a due passi del centro di Avellino – oggi ribattezato alla Tornatore-maniera “Nuovo cinema Eliseo” – torna a vivere e riprende i suoi fasti, vissuti, a partire dal 1966, con diversi appuntamenti del “Laceno d’oro – Festival del cinema neorealistico” fondato da Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, durante i quali sono stati premiati registi e attori quali Lattuada, Scola, Claudia Cardinale, Marcello Mastroianni, Monicelli.
Dopo l’oblio, anche le occupazioni (erano i tempi dei centri sociali occupati, come cantavano anche i 99 Posse) di chi, nel 1993, sognava un mondo diverso, le “distruzioni” e l’impegno di tante amministrazioni ed associazioni, l’attuale sindaco Gianluca Festa è riuscito, in un colpo solo, non soltanto a riaprire lo storico edificio ed a portare in città grossi nomi (Giovanni Veronesi, Giovanna Ralli, Edoardo Leo ieri, Margherita Buy, Antonio Albanese, Virzì oggi), ma anche ad istituire un premio, il primo, in onore di Ettore Scola, compianto attore molto amato in Italia, originario della provincia di Avellino (il premio riproduce un’icona della nostra terra, il lupo, realizzato dall’artista Francesco Cretella, anche lui irpino di nascita, che ha trasmesso, nella sua opera, l’essenza del territorio irpino).
Ed allora, luci della ribalta per il cinema Eliseo e per il capoluogo irpino che, per due giorni, è al centro dell’attenzione del mondo del cinema italiano. Un taglio del nastro così, dopo tanti anni di “disperazione”, forse nessuno se lo aspettava, con il sindaco in compagnia di due “giganti” come Veronesi e Ralli, con tanto di tappeto rosso che Festa ha percorso portando sotto braccio la vincitrice di due David di Donatello e due Nastri d’argento.
Sala aperta alle istituzioni, numerose a cominciare dal Prefetto Paola Spena, ed ai cittadini. Il sindaco ovviamente parla di “serata storica”. “E’ una soddisfazione per l’intera comunità”. L’auspicio: “Spero sia il giorno della svolta per la città, mi auguro che Avellino si possa rialzare, possa camminare e, perché no, volare”. Forse sì, è arrivato il momento di volare. Non c’è preoccupazione per il futuro dell’Eliseo, almeno dalle parole, sempre, del sindaco. Ci sarà spazio per la Fondazione di Partecipazione ma sicuramente per tante altri eventi, spaziando dal cinema al teatro, dalla musica all’arte.
E non fa niente, almeno per il momento, se all’esterno le tante scritte ricordano il degrado di questi anni, anche perché Festa promette che saranno presto ripulite. Il sindaco “apre” anche alle associazioni che vorranno collaborare. Insomma, il giorno perfetto, anzi, le serate perfette. L’Eliseo ha sempre fatto sognare, forse è lecito farlo di nuovo.