Si sono riuniti questa mattina a Piazza del Popolo per gridare le proprie ragioni. Gli studenti irpini non sono stati risparmiati dalle ondate di protesta contro la riforma Gelmini che hanno attraversato l’intera penisola.
“Uniti per la scuola di tutti” è lo slogan che contiene il senso di una manifestazione dai tanti contenuti, perché tanti sono i punti sui quali si articola il dissenso, costruttivo e pacifico in alcuni casi, più forte in altri, nei confronti dei provvedimenti Gelmini: riorganizzazione delle rete scolastica e accorpamento di istituti senza consultare le Regioni, impoverimento della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, riduzione del tempo scuola per tutti gli ordini e gradi, tagli indiscriminati all’Università e mancanza di tutele per i precari.
Intanto domani nove treni speciali e quasi mille pullman si muoveranno da diverse città per lo sciopero generale organizzato a Roma. Quella del 30 ottobre si preannuncia dunque come la più grande manifestazione per la scuola che si ricordi. Alle ore 9.00 in piazza della Repubblica è previsto il concentramento; il corteo giungerà in piazza del Popolo.
La partecipazione del mondo della scuola provinciale alla manifestazione nazionale di Roma si annuncia rilevante: 14 i pullman, con all’incirca 750 operatori, si dirigeranno a Roma. I pullman messi a disposizione dai sindacati provinciali della Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, si muoveranno dalla città e dalla provincia. 4 partiranno da Avellino alle 5.30 di mattina, con appuntamento nello spazio antistante il Tribunale. Gli altri dieci sono così distribuiti: da Calitri con partenza alle 4.40 e con fermate a Nusco e Montemarano; da Lioni alle 5; da Caposele alle 5; da Frigento alle 4.50 e con fermata a Grottaminarda; da Sant’Angelo dei Lombardi alle 5; da Ariano Irpino alle 4.50 e con fermate località Cardito e casello di Grottaminarda; Montoro Superiore alle 5.15 e con fermata ad Avellino; da Lauro alle 5.30 e con fermata a Baiano; da San Martino Valle Caudina alle 5.15 e con fermata a Rotondi. Una volta giunti a Roma si incontreranno coi circa 12.000 partecipanti da tutta la regione per, poi, unirsi con tutti gli altri lavoratori della scuola nazionali intorno alle 9 nei pressi della stazione Termini.
Intanto sulla questione è intervenuto Beniamino Petracca (Partito Comunista dei Lavoratori Città di Avellino): “Come genitori, come studenti, come docenti, come lavoratori in genere nel mondo della scuola, siamo vicini a tutti i giovani che in ogni angolo d’Italia si stanno ribellando alla riforma Gelmini.
Lo sciopero generale della Scuola di domani non deve rappresentare altro che il primo passo verso l’abolizione della legge Gelmini.
La cultura è fondamentale per la formazione e l’educazione dei nostri giovani. In futuro vorremo ancora una società di intellettuali, di scienziati,di ricercatori, di insegnanti, di artisti di vario genere non una società di uomini-robot. Pertanto chiediamo l’abrogazione del decreto sul maestro unico, delle leggi che tagliano fondi, scuole e personale e dell’apartheid dentro le classi. Un piano di investimenti straordinario per l’università e la scuola, in particolare per il meridione, con l’estensione del tempo pieno e con meno alunni per classe, finanziato dalla tassazione di profitti, l’assunzione stabile del precariato, l’abolizione totale di tutti i finanziamenti alla scuola confessionale e privata. La gratuità di libri di testo qualificati per gli studenti della scuola pubblica. Insomma, una riforma della scuola a favore di una società non più basata sul profitto, ma giusta e egualitaria”. (di Italia Manzione)