Alfredo Picariello – Le crisi aperte, lo sviluppo e le possibili vie d’uscita. Ed ancora, le eccellenze industriali presenti in Irpinia. La visita del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ad Avellino, tocca molteplici aspetti. Il Premier è pungolato dai giornalisti sia all’ingresso del Conservatorio che del Teatro Carlo Gesualdo. Qui, accompagnato da uno degli organizzatori della giornata, Gianfranco Rotondi, decide di soffermarsi maggiormente sugli aspetti più strettamente locali. “Questo territorio – osserva Conte – soffre di un calo demografico che, progressivamente, preoccupa molto. Dobbiamo cercare in tutti i modi di fare sistema, anche perché qui ci sono delle importanti realtà industriali. Quello che manca è completare le infrastrutture, il fatto che non ci sia una mobilità ferroviaria adeguata penalizza il territorio. Dobbiamo fare sistema e fare in modo che tutte le realtà produttive esistenti possano esprimere le loro potenzialità”.
Prima di arrivare in Teatro, il Premier ha avuto un incontro di circa venti minuti con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil in una sala del Conservatorio Cimarosa di Avellino. “E’ stato un incontro molto positivo – spiega il segretario Cisl, Mario Melchionna – lo abbiamo informato delle tante vertenze, a cominciare dalle aziende dell’indotto Whirlpool, dell’ex Irisbus, della Novolegno gruppo Fantoni, passando per le problematiche delle aree interne. Ci ha ascoltato con grande attenzione e si è detto disponibile ad aprire un tavolo con i ministri dello Sviluppo Economico, Patuanelli, e del Mezzogiorno, Provenzano”. Ai segretari della triplice, Conte ha chiesto un dossier dettagliato sui problemi economici e sociali.
”Abbiamo registrato grande attenzione alle questioni che interessano l’Irpinia e grande disponibilità a trovare un metodo da seguire per avviare e portare a termine i processi avviati e che si avvieranno”, sottolinea il segretario Uil Simeone – Conte ha accolto la nostra richiesta della costituzione di un punto di sintesi che possa verificare, ogni volta, il processo delle azioni in corso e se sortiscono i risultati per le quali sono state pensate e finanziate. Studieremo con i livelli istituzionali locali e ministeriali una proposta da sottoporre al Presidente del Consiglio”.