Alpi – Prima un lungo applauso, poi i selfie di rito e le strette di mano. Infine, l’inno d’Italia cantato da tutto il Teatro Carlo Gesualdo. Avellino accoglie il Premier Giuseppe Conte nel migliore dei modi. Del resto, la città si è organizzata all’evento con largo anticipo. Organizzazione perfetta, superlavoro di Prefettura e forze dell’ordine.
A fare gli onori di casa ci hanno pensato Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione Sullo, i parlamentari irpini, tutti del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia (sottosegretario all’Interno), Generoso Maraia, Maria Pallini, Ugo Grassi, Michele Gubitosa, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il presidente della Provincia, Domenico Biancardi.
“Oggi per noi è splendida giornata. Complimenti per quanto sta facendo, la esortiamo ad andare avanti senza esitazioni. Abbiamo bisogno di essere guidati, servono anche scelte impopolari. Ma questo Paese deve cambiare, non si faccia fermare dalle vecchie logiche che vanno superate, anche noi lo stiamo facendo in questa provincia”. Il primo intervento dal palco del Gesualdo è del sindaco Festa. “Intitoleremo una strada a Sullo”, annuncia. “Quando si è diffusa la voce che sarebbe venuto Conte ad Avellino mi è stato domandato cosa gli avrei chiesto. Ho risposto ‘niente’ perchè questo territorio è sempre stato abituato a conquistarsi le cose, con sacrificio e abnegazione. Siamo la terra di Sullo, Dorso, De Sanctis. Noi non chiediamo nulla, ma offriamo al Paese questa grande risorsa. Presidente creda in noi, facciamo ripartire il Paese dell’Irpinia”.