L’aula consiliare di Pratola Serra intitolata a Falcone e Borsellino, paladini della lotta alla mafia

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L’aula consiliare del Comune di Pratola Serra sarà prossimamente intitolata, con apposita cerimonia, ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, entrambi paladini della lotta alla mafia. Si tratta di uno degli ultimi atti della terna commissariale composta dal vice prefetto Gaetano Tufariello, dal vice prefetto aggiunto Florinda Bevilacqua e dal funzionario economico finanziario Giuseppe Mingione, che si sono insediati alla guida della cittadina dei motori dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.

Due anni di lavoro in cui l’amministrazione commissariale in carica ha favorito il ripristino della legalità sul territorio, ristabilendo le corrette procedure amministrative, risanando il bilancio dell’Ente, controllando gli atti adottati e programmando nuove assunzioni. Tra le procedure esaminate anche quella della vecchia intitolazione della sala consiliare. Delibera risultata carente dal punto di vista della connotazione storico-biografica del personaggio in questione nonché da quello delle motivazioni. Inoltre, a monte della delibera non è stata effettuata alcuna istruttoria, né osservato il giusto procedimento.

Da qui la revoca della precedente intitolazione con l’attribuzione della nuova. E’ stata avviata una consultazione pubblica online per coinvolgere la cittadinanza che in larghissima parte si è espressa a favore dei magistrati Falcone e Borsellino, simboli in Italia della lotta alla mafia, dell’impegno in prima fila e del sacrificio pagato con la vita a combattere, tra i diversi aspetti della criminalità organizzata, gli intrecci tra politica e malavita.

Non solo corrette procedure ma anche cultura della legalità che la Commissione straordinaria ha voluto favorire alimentata dall’appropriato valore da dare ai simboli, alle nomenclature, interrogando e coinvolgendo la comunità locale. La terna, infatti, fin dal suo insediamento, ha voluto eliminare le dannose conseguenze sul territorio, sulla cittadinanza, sui servizi, sugli uffici, degli indirizzi posti in essere dalle precedenti consiliature, le cui ultime due, in particolare, originate dalla medesima compagine politica nonché appartenenza familiare.