“Lascio l’associazione in ottime mani, De Vizia è un imprenditore autorevole e determinato”. Confindustria: il saluto di Giuseppe Bruno

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De Vizia, Bruno, Ventre e Maioli

Alpi – “L’Italia è un Paese che deve imparare a volersi bene, deve riconquistare un senso di nazione”. Inizia con questa frase di Sergio Marchionne l’ultima relazione da presidente di Confindustria Avellino Giuseppe Bruno. Si era seduto sulla poltrona di via Palatucci il 12 dicembre del 2016. Da ieri, al suo posto, Emilio De Vizia.

“Ritengo – dice – di aver svolto il mandato con impegno e serietà, anteponendo gli interessi della categoria, della comunità e del territorio ad ogni altra utilità. Abbiamo privilegiato la riservatezza dando vita a vivaci e talvolta aspri confronti nelle sedi opportune, nelle stanze chiuse, anteponendo il dovere nell’esercizio delle funzioni, della carica e nell’interesse delle imprese, minando talvolta anche la cordialità di rapporti di amicizia e personali”.

“Confindustria Avellino, è la casa degli imprenditori, luogo di ascolto e confronto, aperta al dialogo con enti locali e le altre associazioni, ordini professionali ed a qualsiasi iniziativa finalizzata a privilegiare il merito e creare valore e valori. Purtroppo il Paese soffre di una diffusa cultura antindustriale, nonostante siamo la seconda manifattura d’Europa, al Sud, soffriamo un imbarazzante pregiudizio”.

“Oggi – prosegue Bruno – è un giorno importante per l’Irpinia e per Confindustria Avellino. Con designazione unanime abbiamo scelto alla guida della nostra associazione un imprenditore irpino, autorevole, determinato, coraggioso, leale e dotato di eccellenti doti decisionali e leadership, con alle spalle una notevole esperienza di vita associativa ed imprenditoriale, molto legato al territorio”.

“Fra poco passerò il testimone al collega Emilio De Vizia, che ha rinnovato la squadra ed individuato in Mario De Maio, Carlo Matarazzo, Angelo Petitto e Carmen Verderosa, i colleghi motivati a servire, a cui rivolgo la mia gratitudine ed il mio ringraziamento per la disponibilità ed ai quali desidero formulare l’augurio di buon lavoro, in un momento difficilissimo e di grande incertezza economica, sociale e politica, causata dalla pandemia in atto, che interessa l’intera umanità”.