La rincorsa è terminata. L’Avellino vola in vetta. Conquista il primo posto, lo scettro di regina seppur in condominio con Foggia e Ravenna. Ma il campo, senza la penalizzazione di due punti, recita che i lupi sono gli autentici dominatori del torneo. Una marcia trionfale quella della formazione biancoverde che nonostante i tanti problemi non si è distratta, senza mai abbassare la guardia. La sconfitta di Ravenna ‘paradossalmente’ ha dato maggiore forza alla truppa di Galderisi che si è rialzata prontamente senza demordere, senza abbattersi. 12 risultati utili consecutivi che hanno permesso ai lupi di prendersi il meritato primato. Ma adesso viene il difficile, ora non bisogna abbassare la guardia, si deve cercare l’allungo per staccare le due contendenti e per chiudere il girone di andata con la consapevolezza di essere forti, senza però perdere l’umiltà, quella caratteristica che con il passare delle giornate ha fatto divenire l’Avellino grande. Moretti e compagni avranno il calendario per amico: infatti gli irpini dovranno affrontare Sambenedettese e Taranto in casa e il Lanciano in trasferta. Il Foggia nelle prossime due gare dovrà vedersela invece prima con gli abruzzesi tra le mura amiche e poi con il Taranto allo ‘Jacovone’. La formazione di Pagliari, invece, domenica sarà di scena a Castellammare e alla penultima affronterà il Teramo in casa. Ma l’ultima giornata della prima fase della regoual-season potrebbe consentire ai biancoverdi di staccare gli altri ‘Giganti’ del campionato, soprattutto in virtù dello scontro diretto tra le altre due pretendenti. L’Avellino fa paura…e si vede. 35 goal segnati fino a questo momento: 26 quelli siglati dalle punte. 6 i centri di capitan Moretti che mira a divenire il miglior difensore-goleador in attività. I numeri del ‘carroarmato’ biancoverde fanno venire i brividi. Questo lupo va in rete con una facilità impressionante. In ogni incontro questa squadra è andata a bersaglio, una vera e propria macchina da goal che ‘rischia’ di frantumare ogni record. Mai l’Avellino negli ultimi anni aveva segnato così tanto. Nelle tre promozioni ottenute nel decennio gli irpini non hanno superato i 55 centri. Tanti i goal siglati dalla compagine avellinese nella stagione 95-96 anno del Sibilia bis. 51 quelli dell’Avellino di Vullo nella stagione 2002-2003, mentre sono 48 le volte che l’Avellino ha gonfiato la rete due anni fa con Cuccureddu e Oddo. L’Avellino vuole prendere il largo e per farlo si affida al suo ‘Ariete’, a quel Felice Evacuo che con 13 centri in 12 incontri ha letteralmente preso per mano la squadra. Il ‘messia’ di Scafati insegue lo scettro di cannoniere principe dei tornei di C. Detenuto da Deflorio che autore di 28 reti con la casacca del Crotone. Ma l’Avellino non è solo Biancolino, Evacuo, Grieco e Moretti, ma è anche …i ‘polmoni’ di Riccio, il coraggio di Gragnaniello e Ametrano, la forza di Evacuo e Di Cecco. Una famiglia pronta riportare la gloriosa casacca biancoverde nel calcio che conta e di chi conta. Agli avversari non resta che inchinarsi… di fronte a ‘sua maestà’ Avellino.(di Sabino Giannattasio)
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