La Procura sequestra l’area di stoccaggio Asi di Avellino

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Avellino – Ci sarebbero gravi motivi igienici e di sicurezza alla base del provvedimento emesso questa sera dalla Procura che ha posto sotto sequestro l’area di stoccaggio Asi di Pianodardine. Gli accertamenti, disposti dal Procuratore della Repubblica di Avellino Mario Aristide Romano, sono partiti ieri sera ed hanno visto la collaborazione dei carabinieri del comando provinciale, dei tecnici dell’Asl, dell’Arpac e dei Vigili del Fuoco. Probabilmente l’accumulo delle ecoballe depositate negli ultimi giorni ha creato irregolarità di carattere igienico sanitario. Difformità che hanno reso necessaria l’apposizione dei sigilli. Erano state depositate già tremila ecoballe nell’area in questione e in serata l’intervento della Magistratura avellinese, con il provvedimento firmato dal Procuratore e da tre sostituti ha bloccato l’attuale iter. Secondo alcune indiscrezioni sul caso dell’area di stoccaggio ci sarebbero anche alcuni indagati tra cui il generale Franco Giannini, collaboratore di Gianni De Gennaro che aveva firmato l’ordinanza per il via libera al trasferimento delle ecoballe, ed il presidente del consorzio di smaltimento dei rifiuti Avellino1 Raffaele Spagnuolo.

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