Sesso spinto o castità? Senso della morale o erotismo? Perversione o divertimento? O, per andarci senza peli sulla lingua: bisessualità o omosessualità? Una serie di dubbi che attanagliano la società e che davvero in questi ultimi anni spaccano gli italiani in due opposte fazioni. Da un lato per così dire i ‘conservatori’, convinti dei buoni costumi della tradizione, e dall’altro gli ‘avanguardisti’, certi di un imprescindibile adeguamento alle esigenze di un mondo che evolve e che diventa più… aperto. Non è certo il caso di affrontare la ‘questione’, peraltro delicata e controversa, quanto mai attuale, e dalle svariate sfumature anche di natura politica, ma alcune notizie nel bene o nel male fanno sempre discutere. E’ il caso ad esempio di quanto accaduto a Campobasso, dove la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per un ragioniere 65enne che si era reso protagonista di reato a sfondo sessuale nei confronti di una sua praticante. L’episodio risale al 1997 ma l’iter giudiziario si è concluso in queste ore con il seguente verdetto: anche accarezzare le ascelle e le spalle costituisce violenza sessuale. Nella fattispecie l’uomo era accusato di aver costretto la donna a tollerare queste particolari attenzioni. Senz’altro non si può dire che il ‘bollente’ ragioniere in questione abbia dimostrato nell’occasione il massimo dell’eleganza e della professionalità ma i commenti, anche in questo caso, siamo certi non mancheranno. Sentenza giusta o sbagliata? Ennesimo dubbio sul caldo argomento… Per il 63enne, intanto, la gelida certezza di due anni e due mesi di reclusione e l’obbligo di risarcire i danni morali, insieme ad una multa di mille euro per il ricorso (giudicato inammissibile) presentato. Tutti avvertiti dunque, i maschietti. La donna si sa è tentatrice…
Redazione Irpinia
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