AVELLINO- Riprendera’ domani mattina davanti ai giudici della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli il processo di secondo grado per il disastro dell’ex Isochimica, dopo i ricorsi sia della Procura che delle difese contro il verdetto di primo grado del collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo. Due le questioni che saranno affrontate in aula domani mattina. La prima e’ quella relativa alla rinnovazione del dibattimento chiesta sempre dalle difese di Izzo e De Luca. La richiesta di rinnovazione dell’istruttoria con una perizia bis che determini il nesso causale tra le lavorazioni di amianto e le patologie contratte dai lavoratori. La seconda e’ quella proposta da Rete Ferroviaria Italiana. L’udienza di domani mattina riguardera’ infatti il capo B della contestazione, quello relativo ai vertici e ai dirigenti della fabbrica, difesi dagli avvocati Alberico Villani e Anna Caserta e Rfi ha infatti avanzato la richiesta di sospensiva della provvisionale alle vittime da parte di Rete Ferroviaria Italia, già richiestadopo la sentenza di primo grado, su entrambe le questioni ci sara’ anche la eventuale decisione dei giudici. Molto probabile che ci sia anche un calendario delle prossime udienze. Il primo dato che aveva consegnato il processo di Appello per il disastro di Borgo Ferrovia era stata l’ esclusione delle numerose vittime di lesioni a causa dell’amianto dell’ex fabbrica della morte, che sono tecnicamente fuori dal processo di secondo grado, in quanto potranno solo procedere in sede civile. Tutto era scaturito nell’ambito delle eccezioni preliminari discusse davanti alla Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli. A formalizzare l’eccezione l’avvocato di parte civile Brigida Cesta e condivisa da altre parti civili, che rispetto alle posizioni di Izzo e De Luca sul profilo legato alle lesioni agli operai che erano persone offese, per cui il Tribunale di Avellino nel gennaio 2022 aveva visto che nelle impugnazioni proposte dai legali dei due imputati (gli avvocati Alberico Villani e Anna Caserta)si era fatto riferimento alla questione e chiesto un’assoluzione nel merito, dovevano essere citate anche le parti offese per le lesioni . Le difese di Izzo e De Luca, nell’interlocuzione nata dopo l’eccezione preliminare, avevano invece rilevato come anche alla luce della Cartabia sia molto più ridotta anche la possibilità di eccepire la questione, senza che ci sia una impugnazione. Una tesi quella sostenuta dall’avvocato Alberico Villani che è stata accolta dai giudici di secondo grado. Dopo una camera di consiglio infatti, l’eccezione proposta dalla parte civile e’ stata rigettata.
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