SANT’ANDREA DI CONZA – Ci sarà l’esame autoptico sulla salma di Giuseppe Iannella, il sessantunenne ex operaio di Isochimica deceduto l’undici giugno scorso presso l’ospedale di Udine, dove era da tempo ricoverato. La Procura di Udine, anche alla luce della denuncia dei familiari, ha deciso di procedere con l’accertamento tecnico irripetibile sulla salma del sessantunenne operaio di Sant’Andrea di Conza, che ha aggiornato il tragico elenco delle probabili (saranno gli accertamenti a confermarlo) vittime dell’amianto della fabbrica di Borgo Ferrovia. L’ipotesi di reato dei magistrati della Procura di Udine è quella di omicidio colposo. Il sostituto procuratore Elisa Caligaris ha già disposto per domani il conferimento dell’accertamento tecnico irripetibile che sarà eseguito da un consulente medico della Procura presso l’ospedale di Udine, dove la salma dell’ex operaio è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Accertamenti che hanno anche imposto la comunicazione di sei informazioni di garanzia, quelle che riguardano gli stessi imputati per gli omicidi colposi nel processo per il disastro di Borgo Ferrovia. L’ipotesi provvisoriamente contestata dalla Procura di Udine è quella di omicidio colposo. L’accertamento tecnico sarà necessario a stabilire l’eventuale nesso tra il contatto cui è stato esposto l’ex operaio e la causa del decesso. Ovvero l’inalazione di amianto e la presenza di corpi di asbesto. Aerre
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