Intrattenimento e web: cresce il tempo dedicato dagli italiani all’entertainment online

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Diverse close friends in living room sitting on sofa while playing space sim videogame on gaming device. People sitting at home while enjoying fun leisure activity with entertainment console device.

Dati positivi per il settore dell’intrattenimento digitale, che stando a quanto rilevato dagli analisti vede crescere non solo il numero di utenti ma anche il tempo medio trascorso in rete sulle diverse tipologie di servizi. In particolare, con un aumento del 44% negli ultimi 3 anni, l’Italia si colloca oggi al quarto posto del ranking globale, dietro a Brasile, Spagna e Stati Uniti. Ma quali sono le attività più svolte in rete?

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Musica, video e tanto altro: gli italiani amano l’intrattenimento digitale

I servizi di digital entertainment si sono imposti in questi anni come una delle realtà con i maggiori tassi di crescita, anche per merito di tecnologie sempre più avanzate che permettono di accedere a tanti contenuti differenti in modo semplice e veloce. Non sono soltanto i siti web, infatti, a registrare ottimi risultati in tal senso, ma anche e soprattutto le app mobili, ormai preferite da un’ampia fetta di utenti, anziani inclusi, perché ritenute più comode da utilizzare.

A prescindere dal dispositivo utilizzato, ciò che balza agli occhi è l’elevato numero di italiani connessi ai servizi di intrattenimento digitale (39 milioni nella rilevazione ComScore del mese di gennaio), con un livello di penetrazione, ossia la percentuale rapportata alla “popolazione digitale”, pari al 96,2%. A fare meglio dell’Italia sono solo tre nazioni, ossia Brasile (al 97,9%), Spagna (97%) e USA (96,3%), che costituiscono il podio per ciò che riguarda l’uso dei contenuti di intrattenimento da PC e mobile.

Le opzioni per trascorrere il tempo libero su internet superano peraltro le altre attività in rete, collocandosi in vetta alla classifica con i social network con una percentuale di utilizzo sul tempo totale trascorso online che supera ormai il 20%. Particolarmente significativo è proprio il dato relativo ai tempi medi di uso dei servizi di intrattenimento digitale, con un trend positivo che nell’ultimo triennio ha fatto segnare un +44%.

 

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Quali sono i servizi di entertainment online più utilizzati

Il comparto dell’intrattenimento digitale include diverse tipologie di servizi, che proprio per la loro varietà riescono a coprire un’utenza molto eterogenea sia dal punto di vista demografico che sociale. In questo ambito rientrano per esempio l’ascolto di musica online e la visione di contenuti audiovisivi in streaming, ma anche l’uso di piattaforme di gioco, l’ascolto di radio e la lettura di ebook, che come è facile immaginare raggiungono consumatori anche molto differenti tra loro.

A dominare la scena, però, attualmente sono i video online su YouTube e le piattaforme che trasmettono film, serie TV e altri contenuti on demand, utilizzate ormai in quasi tutte le case, con Netflix, Prime Video, RAI Play e Mediaset Infinity a spartirsi la torta in quanto a tasso di penetrazione. A questi servizi vanno poi aggiunte le trasmissioni in live streaming sui social, sulla stessa YouTube e su portali come Twitch, che incentrate sugli argomenti più disparati riescono a coinvolgere un numero sempre più alto di follower.

Non meno significativa è la crescita dei servizi di gioco online, che possono contare su sistemi avanzati di partecipazione in grado di assicurare il massimo coinvolgimento e un’elevata accessibilità. Pensiamo, per esempio, ai casino online con i loro ricchi cataloghi di passatempi tradizionali come il blackjack o la roulette, così come ai MOBA e più in generale agli eSport, che attraverso piattaforme specializzate riescono a raggiungere sia da web che da mobile gli appassionati.

Tra le attività più amate dagli italiani va infine ricordato l’ascolto di musica in streaming, al quale gli utenti dedicano un tempo medio di 27 minuti al giorno con un tasso di penetrazione del 31%: qui a farla da padrona è sempre Spotify, la piattaforma più famosa a livello globale per ciò che riguarda la riproduzione di brani e album, ma crescono anche altri servizi come Apple Music, che ha raggiunto la quota del 15% degli abbonamenti globali ai servizi di streaming musicale, e Amazon Music, l’iniziativa del colosso mondiale dell’e-commerce che dopo essere entrato nel mercato audiovisivo ha puntato con forza proprio sulla musica, a dimostrazione delle enormi potenzialità ancora inespresse da questo mercato.