Avellino – Domenica prossima inizierà anche in Irpinia la diffusione del periodico “Agenda Coscioni”, che sarà distribuito gratuitamente con il quotidiano “Ottopagine”, diretto da Bruno Guerriero. Il periodico è collegato all’associazione Luca Coscioni, nata dopo la morte del ricercatore, che insegnava economia ambientale presso l’università di Viterbo. Coscioni è morto il 20 febbraio 2006 e il successivo 20 giugno le sue ceneri sono state disperse nel mare di Porto Santo Stefano. Era nato ad Orvieto il 16 luglio 1967 e si stava allenando per partecipare alla maratona di New York quando venne colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica, che, evidentemente, gli cambiò la vita. Iniziò una battaglia non violenta in difesa dei diritti fondamentali della vita e una campagna di sensibilizzazione verso le nuove frontiere della medicina e della ricerca scientifica. Partecipò a numerosi dibattiti televisivi utilizzando il sintetizzatore vocale e si distinse per un forte impegno politico, intorno ai temi sociali, nel gruppo dei Radicali. Il suo straordinario patrimonio di idee costituisce l’oggetto sociale dell’associazione Luca Coscioni, che è operante sul territorio nazionale. Questa mattina la conferenza stampa nella sede del quotidiano irpino per illustrare il senso della iniziativa editoriale. Presenti l’europarlamentare Marco Cappato, aderente al gruppo dei Radicali, direttore del periodico e segretario dell’associazione e il suo vice, Rocco Berardi. Sono intervenuti Chiara Argenio, amministratore unico del gruppo “L’Approdo” e Camillo Caruso, presidente della “Teoreo”, entrambi editori di “Ottopagine”. L’incontro è stato presentato e moderato dal direttore Guerriero. L’obiettivo è quello di aprire anche in Irpinia il dibattito intorno a questioni molto seguite dalla opinione pubblica, che si è schierata contro oppure a favore di temi come l’eutanasia e l’accanimento terapeutico. Il caso “Welby”, per esempio, ha tenuto con il fiato sospeso il paese ed ha offerto l’opportunità per disegnare i nuovi confini tra il diritto alla vita ed alla tutela del proprio corpo: elementi che rischiano di essere compressi dalla pressione esercitata dalla ricerca scientifica, applicata alla medicina. Durante l’incontro di questa mattina è stato confermato l’impegno per dare una dignità ai tanti cittadini che vivono il dramma delle malattie genetiche. (di Tiziano Tedeschi)
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