Inchiesta Dolce Vita, settimana decisiva, la Procura convoca 2 testimoni

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AVELLINO- Si apre una settimana decisiva per l’inchiesta “Dolce Vita”, l’indagine della Procura della Repubblica di Avellino condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e dai militari dell’Aliquota di Pg delle Fiamme Gialle su affidamenti, sponsorizzazioni e concorsi al Comune di Avellino che ha portato agli arresti domiciliari l’ex sindaco Gianluca Festa.

Domani, davanti ai magistrati dell’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli la prima “prova” per l’ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio.

Dinanzi ai giudici del Tribunale della Libertà sarà infatti discussa l’istanza di annullamento della misura cautelare presentata dal penalista Marco Campora, difensore dell’ ex dirigente comunale Filomena Smiraglia, finita anche lei ai domiciliari per rivelazione del segreto d’ufficio relativa ad un concorso per funzionari (per un altro concorso, quello di dieci unità di vigili urbani il Gip non ha ravvisato la gravità indiziaria nei suoi confronti). Molto probabile che tra qualche giorno toccherà anche all’altro indagato finito ai domiciliari, l’architetto Fabio Guerriero, difeso dal penalista Marino Capone.

Intanto non si fermano le indagini di Procura della Repubblica e Carabinieri. Anche nel fine settimana gli inquirenti avrebbero continuato, dopo le ultime acquisizioni a Palazzo di Città, nelle attività di accertamento e riscontro. In particolare, il pm titolare delle indagini, il sostituto procuratore Vincenzo Toscano, avrebbe ascoltato due testimoni, convocati a sommarie informazioni come persone informate sui fatti. Attività e accertamenti che potrebbero già finire all’attenzione del Tribunale del Riesame per “blindare” l’impianto accusatorio (provvisoriamente contestate).
Aerre