LAURO- Assolti “perché il fatto non sussiste” dall’ accusa di abuso in atti d’ufficio l’ex sindaco di Lauro Antonio Bossone e l’ex amministratore unico dell’Acm Gino Tapinassi. Questa la decisione dei magistrati del Tribunale Collegiale di Avellino, presidente Sonia Matarazzo, che hanno accolto le tesi difensive dei penalisti Luigi Petrillo, difensore di Tapinassi e Francescantonio Maffettone, difensore di Bossone, nei cui confronti il pm al termine della sua requisitoria aveva invocato una condanna a dieci e otto mesi. Lo stesso Tapinassi, nell’udienza precedente aveva reso una lunghissima dichiarazione spontanea al Tribunale, chiarendo i termini della vicenda giudiziaria e del presunto incarico illegittimo a suo carico.
Sia Bossone che Tapinassi erano a giudizio perché, Bossone nella qualità di sindaco del Comune di Lauro, rappresentante in proprio il totale delle quote costituenti il capitale aziendale dell’Azienda Speciale appresso indicata, aveva designato, in assenza dei requisiti di legge necessari alla nomina, nel verbale di assemblea ordinaria dell’azienda speciale Antico Clanis Multiutility del 4 luglio 2017, Tapinassi Gino nelle funzioni di direttore generale dell’Azienda speciale, in violazione di legge, trattandosi di soggetto collocato in quiescenza che aveva compiuto il sessantacinquesimo anno di età, e riconoscendo al Tapinassi, in relazione all’attività svolta qual amministratore unico dell’azienda speciale, premi di rendimento.
A Tapinassi anche contestato l’abuso in atti d’ufficio perché nello svolgimento delle sue funzioni, procedeva ad affidare incarichi di collaborazione professionale a tre soggetti, a mezzo di cosiddetto affidamento diretto ed in assenza del ricorso a procedure ad evidenza pubblica previste così intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale. Tutte contestazioni che però non hanno superato il vaglio del Tribunale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.