AVELLINO – Rendere giustizia in tempi ragionevoli, l’obiettivo che il Procuratore Generale di Napoli Aldo Policastro, questa mattina presente nell’ Aula Livatino del Palazzo di Giustizia insieme al Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, ha augurato alla neo presidente del Tribunale di Avellino Francesca Spena, nel giorno del suo insediamento: “Il mio augurio è che svolga il suo ruolo come ha svolto quello di magistrato sia a Napoli che in Cassazione, è un magistrato di alta professionalità, di grande sensibilità e con una grande capacità di organizzare e gestire sia il personale sia i temi più scottanti della giurisdizione. Quindi non posso che farle un augurio di buon lavoro e con l’auspicio che ascolti, penso che questa sia una delle sue caratteristiche e poi concretamente si impegni per rendere giustizia in tempi ragionevoli. Ma come è diventato difficile rendere giustizia, anche alla luce dei cambiamenti normativi che in questi mesi hanno segnato la legislazione, un tema su cui il Procuratore Generale si è più volte espresso, e che ribadisce: “Rendere giustizia è sempre più difficile, noi ci dobbiamo tentare. Una volta che leggi sono approvate noi le applichiamo. Cerchiamo di applicare nel modo migliore possibile, in un modo più adeguato alla tutela dei diritti delle persone. Certo il quadro normativo è un quadro che man mano si presenta più complesso, sempre molto affastellato, con delle difficoltà, quindi il legislatore ha introdotto, che noi riteniamo a volte ingiustificate. Le applichiamo e con difficoltà cerchiamo di andare avanti”. La Procura Generale è importante anche per il coordinamento investigativo che riesce a produrre tra i vari uffici inquirenti del Distretto, una necessità che Policastro ritiene indispensabile: “Il coordinamento investigativo è centrale. Perché consente di economizzare le risorse, individuare le strategie e le priorità soltanto coordinandoci sul territorio, tutte le Procure e tutte le forze di Polizia riescono ad individuare sul territorio quali sono i settori in cui investire le risorse, che sono sempre poche, in quale modalità più efficace ed efficiente, viste le difficoltà normative che talora si frappongono alle attività di indagini e con quale modalità rendere rapidamente possibile l’accertamento dei fatti”. La condizione in Irpinia? “Non sono in grado di definire a tutto tondo che territorio è l’Irpinia. Dal punto di vista delle attività investigative c’è il collega Airoma che svolge egregiamente il suo lavoro, sempre disponibile nei confronti degli altri colleghi del Distretto, sempre disponibile ad interloquire con la Procura Generale, in un’ottica di disponibilità di capacità e di sinergia ed è quello di cui c’è bisogno per rendere giustizia nei limiti del possibile”
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