AVELLINO- Il 2024 e’ stato l’anno più caldo ed il secondo più povero di neve dalla fine dell’Ottocento ad oggi. Lo ha reso noto l’Osservatorio Metereologico di Montevergine, che come sempre offre importanti spunti sul cambiamento climatico oltre che puntuali previsioni meteo per il territorio provinciale. Una sorta di bilancio climatico dell’anno che si chiude: “La disamina quotidiana delle condizioni atmosferiche registrate presso l’Osservatorio di Montevergine ed il periodico calcolo delle anomalie termo-pluviometriche mensili ci hanno spinto a puntare su due elaborazioni grafiche, al fine di sintetizzare in maniera efficace quanto riservato dall’anno solare da poco conclusosi”. E le tabelle, a partire dalla prima, che “mostra l’evoluzione dell’anomalia di temperatura media annua dal 1884 ad oggi (media di riferimento: 1991-2020). Da tale figura emerge che il 2024, a Montevergine, è stato di 1.8°C più caldo della media. Mai, dal 1884 ad oggi, era stata registrata una simile anomalia, che fa dunque del 2024 l’anno più caldo di sempre. In particolare, la temperatura media è stata di 11.1°C, un valore di 0.6°C più alto di quello che ha caratterizzato i due anni sino a poco tempo fa al vertice della classifica degli anni più miti, il 2000 ed il 2022. Ci teniamo ad evidenziare che se il confronto lo si fa con la temperatura media rilevata tra la fine dell’ottocento e gli anni ’70 del secolo scorso (pari a 8.2°C), l’anomalia sale a 2.9°C. Un dato che parla da sé e che si fa fatica a commentare, tale è la sua portata”. Invece “la seconda elaborazione mostra, invece, l’andamento della quantità totale di neve fresca osservata nell’anno solare dal 1884 al 2024 (in altre parole, il parametro graficato è il frutto della somma dell’ammontare di neve prodotto dalle singole nevicate registrate in un determinato anno). Il 2024 si è chiuso con soli 48 cm di neve fresca, a fronte di una media (anche questa calcolata rispetto al periodo 1991-2020) di 216 cm. È stato riscontrato, dunque, un deficit pari al 78%. Solo nel 1989 fu registrato un quantitativo di neve più basso (17 cm), complice un inverno estremamente secco, profondamente segnato dalla fase positiva dell’Oscillazione del Nord Atlantico e dell’Oscillazione Artica. Tra i pochi anni comparabili al 2024, figurano il 1949 (55 cm), il 2002 (61 cm) ed il 2016 (76 cm)”.
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