Il 12 maggio il voto sul Bilancio: Nargi-Festa verso la tregua

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La tregua tra l’attuale sindaca Laura Nargi e il suo predecessore Gianluca Festa dopo la crisi politica di Pasqua sembra cosa fatta. Scongiurato, dunque, il rischio di commissariamento dell’Ente. È quanto emerso durante la conferenza dei capigruppo, presieduta da Ugo Maggio. Se il 14 maggio rappresenta la scadenza ultima per l’approvazione del Bilancio di Previsione, la conferenza ha fissato la convocazione del consiglio comunale per il 12 e 13 maggio, nelle prime ore della giornata. Entro il 4 maggio, invece, il termine per la presentazione degli emendamenti.

Su quest’ultimo punto si è acceso tuttavia il confronto tra maggioranza e opposizione, tanto da rendere necessario l’intervento del Segretario generale dell’Ente, la dottoressa Maria Luisa Dovetto, convocata dal presidente Maggio per un parere tecnico. Secondo le opposizioni, infatti, non vi sarebbe alcun margine per presentare emendamenti, poiché il documento contabile che sarà portato in aula è lo stesso già depositato dall’assessore Alessandro Scaletti e poi ritirato dalla sindaca Nargi lo scorso 18 aprile.

“Riteniamo che, essendo stata la delibera ritirata, i termini per la presentazione degli emendamenti siano già decorsi – chiarisce Enza Ambrosone -. Tra l’altro, le commissioni si sono già tutte espresse; pertanto, riteniamo che non sia più possibile presentare emendamenti. Lo dice la norma, e noi lo ribadiamo. Al di là del problema tecnico – continua l’esponente del Pd -, c’è un problema politico, acuitosi ulteriormente con le dimissioni dell’amministratore unico di ACS, a soli sette giorni dal bilancio. Il nodo serio è che, di giorno in giorno, si dice una cosa diversa, senza nemmeno il pudore di lasciar trasparire sul volto un minimo di rossore. Sulla vicenda ACS non stiamo parlando di un condominio. Stiamo parlando di una società interamente partecipata dal Comune, dalla quale dipendono famiglie che hanno il diritto di gestire la propria vita e il proprio quotidiano. Non abbiamo ricevuto, a tutt’oggi — smentitemi se sbaglio — le motivazioni ufficiali di quelle dimissioni, il che è un dato gravissimo. Delle due ipotesi che abbiamo ascoltato, letto, visto, paventato sui giornali — sia che si tratti di un accordo di potere, secondo cui Festa cederebbe qualcosa alla Nargi in modo caritatevole, sia che ci siano problemi seri, e questa è l’ipotesi che più ci preoccupa — nessuno ci sta dicendo quale sia la ragione per cui debba essere messo in discussione il destino di ACS. È una farsa che, onestamente, non fa più ridere” conclude Ambrosone.

“E’ evidente che ci siano problemi politici – rincalza Antonio Bellizzi -. Oltre al fatto che si tratta di un’interpretazione dei regolamenti piegata al proprio piacimento, al proprio uso e consumo, si decide arbitrariamente quale regolamento far prevalere sull’altro, pur di avere ragione. Noi non ci prestiamo a questo gioco. Noi facciamo valere la legge, noi facciamo valere i regolamenti quelli veri, perché il Comune di Avellino — perché la città di Avellino — merita trasparenza. E, purtroppo, fino a questo momento, di trasparenza ce n’è stata ben poca” conclude il consigliere di Per Avellino.