IA e carriere separate, alla due giorni di Rimini anche la Camera Penale Irpina

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RIMINI- Alienazione e accelerazione: Dignità dell’Uomo, tra carcere e intelligenza artificiale. Alla due giorni dell’ottavo Open Day organizzato al Palacongressi di Rimini dalle Camere Penali Italiane c’era anche una delegazione della Camera Penale Irpina. In particolare una rappresentanza dei Giovani Penalisti, composta dallo stesso presidente Matteo Raffaele Fimiani e dai consiglieri Fabio Tulimiero, Simone Imparato e Vincenzo Cavallo. La due Palacongressi si e’ aperta con i saluti di Jamil Sadegholvaad – Sindaco di Rimini, Enrico Amati – Presidente Camera Penale di Rimini e di Roberto Brancaleoni – Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rimini. Tantissimi i temi trattati nella prima giornata. A partire dal “Principio di umanità della pena” a cura di Vittorio Manes, all’ “Intelligenza artificiale, scienze cognitive e neuroscienze” di Andrea Cavaliere . Un tema al centro della due giorni quello dell’intelligenza artificiale. AI: opportunità, usi e distorsioni. Il tema del confronto con un esperto Corrado Giustozzi che ha dialogato con Chiara Benedetti, Serena Gentili e Ottavio Porto. E ancora l’introduzione alle Scienze cognitive e Neuroscienze di cui hanno discusso Carlo Bona, Marta Caserotti, Luigi Renni e Alessandro Sarti. Nel corso della prima giornata c’è stata anche l’assegnazione del Premio Riccardo Polidoro – prima edizione
Francesco Petrelli, Claudio Botti, Gianpaolo Catanzariti, Glauco Giostra, Giovanni Melillo.

L’evento e’ stato coordinato da Giorgio Varano. Altro momento importante e’ stato quello legato ai temi come Dal processo inquisitorio con carriere uniche a quello accusatorio con carriere separate Francesco Petrelli e Giuseppe Santalucia moderato da Goffredo Buccini. Infine il confronto su “Giusto processo e intelligenza artificiale” moderato da Rinaldo Romanelli, a cui hanno partecipato Giovanni Canzio, Benedetta Galgani, Beniamino Migliucci e Giovanna Ollà. La chiusura affidata al presidente delle Camere Penali Italiane, Francesco Petrelli.