Aveva provocato, nel giugno del 2022, un incidente stradale. Erano le tre e D.C., 26enne di Atripalda, quella notte era a Mercogliano, a bordo della sua auto. Con l’accusa di guida in stato di ebbrezza alcolica e per uso di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver cagionato un sinistro stradale, è comparso dinanzi al Tribunale di Avellino in composizione monocratica.
Il giovane è stato difeso dall’avvocato Luca Penna, il quale ha messo in evidenza, nel corso del dibattimento, che gli esami ematici effettuati al suo cliente presso l’ospedale “Moscati” del capoluogo irpino, dove il ragazzo fu ricoverato subito dopo l’incidente, fossero inutilizzabili, perché l’allora indagato non era stato avvisato della facoltà di potersi fare assistere da un difensore in relazione allo svolgimento di un atto urgente ed indifferibile quali, per l’appunto, gli esami.
Il giudice Lezzi ha ritenuto che «non essendovi altre prove certe dello stato di alterazione psico-fisica e non potendo essere utilizzato a tal fine l’accertamento sanitario, l’imputato va assolto perché il fatto non sussiste».