Grottolella – Presentazione convegno sul gioco d’azzardo

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Il gioco d’azzardo, anche nel nostro Paese, sta assumendo dimensioni rilevanti, seppure non ancora ben definite, grazie anche ad una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli pubblicità che sempre più sono presenti sui media e che portano ad un fatturato annuo di circa 100 mld di euro annuo (con trend in continua ascesa). Anche i nostri territori non sembrano essere esenti da tale fenomeno, come si può facilmente desumere dal semplice dato del fiorire di sale giochi e/o di locali in cui si può, oggi, praticare tale attività. Il gioco d’azzardo, però, soprattutto nelle forme più evolute (es. slot machine) porta con sé un rischio che, in particolare gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza, tanto è vero che nelle recenti classificazioni delle malattie mentali (il DSM 5) tale patologia viene rubricata come vera e propria “Dipendenza comportamentale”, anche in considerazione dei gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del proprio comportamento di gioco, e contemporaneamente dalla possibilità di generare gravi problemi sociali e finanziari oltre che entrare in contatto con organizzazioni criminali del gioco illegale, anche e soprattutto con quelle dell’usura. Oltre a ciò, molto spesso il GAP è associato all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso alcolico e alla presenza di patologie psichiatriche. Va ricordato, comunque, che il gioco d’azzardo di per sé è fonte di legittimo piacere e quindi non può essere vietato o proibito tout court, anche perché fa spesso parte della cultura popolare e delle società. Tuttavia, nel momento in cui vi sono effetti negativi documentati sulla salute di alcune persone è necessario prendere in seria considerazione l’esigenza di diffondere, nella popolazione generale, strumenti di pronto riconoscimento della problematica, di favorire tra i giovani una cultura della prevenzione e di introdurre (a vari livelli istituzionali) forme di regolamentazione e di tutela della salute e dell’integrità sociale più stringenti, soprattutto alla luce della forte evoluzione che questi giochi stanno avendo sulla rete internet, dove diventa estremamente difficile esercitare controlli e introdurre forme di prevenzione. Che cosa si intende per gioco d’azzardo? Quando questo non resta più un gioco ma diventa una vera e propria patologia? Quali campanelli d’allarme andare a ricercare? Chi sono i più vulnerabili a tale condotta? Perchè c’è allerta soprattutto nei riguardi del mondo degli adolescenti? Qual è il ruolo della famiglia? Che cosa si può fare per prevenire tale condotta? Quali regolamentazioni adottare? Qual è la rete territoriale per la presa in carico? Sono alcune delle domande a cui si cercherà di dare una risposta nel convegno che si terrà a Grottolella, nella sala consiliare, martedì 25 novembre alle ore 18,00. Invitiamo tutti a partecipare.

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