Giornata della Memoria, Avellino ricorda i suoi eroi: vittime delle barbarie nazi-fasciste

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Marco Imbimbo – «Sventurata la terra che ha bisogno di eroi». Cita Bertolt Brecht, il Prefetto di Avellino, Maria Tirone, durante la celebrazione della Giornata della Memoria. E non lo fa a caso, chiaramente. «Se tutti avessero aiutato gli ebrei, evitando di chiudere gli occhi e opponendosi alle leggi razziali, forse oggi non avremmo bisogno di eroi». E questi eroi sono sicuramente coloro che furono deportati e internati nei lager nazisti, per un motivo o per un altro, vittime di una follia che, in quegli anni lontani, ma purtroppo ancora attuali, invase l’Italia.

Presso la Prefettura di Avellino, alcuni di quegli eroi hanno ricevuto oggi la medaglia d’onore, concessa dal Presidente della Repubblica, come Edoardo Penta, omaggiato dal Prefetto e del sindaco di Avellino, Paolo Foti, ma anche Matteo Boscia, Vincenzo Zoccano, Antonio Cerrato, Raffaele Schiavo, Agostino Masucci, Giovanni Mugnano, Giuseppe Giorgio, le cui medaglie sono state consegnate ai familiari.

Le celebrazioni per la Giornata della Memoria, hanno visto la collaborazione degli alunni del Convitto Nazionale “Pietro Colletta” di Avellino che hanno animato le celebrazioni con letture di brani, la proiezione di un video sulle leggi razziali in Italia, ma anche la presentazione di uno spot contro le discriminazioni e il razzismo di ogni genere. Ed è soprattutto ai giovani che il Prefetto di Avellino, Maria Tirone, rivolge il suo appello: «La libertà e la dignità della persona non può mai subire alcuna limitazione. Non è ammessa condizione sul rispetto di questo principio».

Un monito che «non proviene da me», sottolinea il Prefetto Tirone, «ma da chi è stato protagonista e, purtroppo, vittima di quello che è accaduto». Ma questo appello non vuole solo ricordare tragici eventi storici, bensì aiutare a non abbassare mai la guardia perché fenomeni simili «ancora oggi accadono in tante parti del mondo, come nei territori sopraffatti dalla criminalità. Ci vuole l’impegno di tutti per contrastarli – sottolinea il Prefetto Tirone. Dobbiamo essere tutti giusti per quella che è la concezione ebraica del “giusto”: non basta che siamo brave persone e rispettosi, ma dobbiamo essere attivi affinché tutti siano brave persone».