Bisaccia – Pasquale Gallicchio, componente dell’esecutivo provinciale del Partito Democratico, ha inviato una missiva al Presidente della Giunta della Regione Campania, Antonio Bassolino per esortarlo ad essere il garante dell’incontro previsto tra i sindaci, i politici irpini e i comitati popolari con il Premier Silvio Berlusconi. Un appuntamento che mira a scongiurare la realizzazione di uno sversatoio regionale sul territorio del Formicoso, che pur essendo stato richiesto da diverso tempo, tarda ad arrivare.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Pasquale Gallicchio.
“Caro Presidente, conosco quanto lei abbia a cuore le sorti della Campania ed in particolare della provincia di Avellino. Lo ha dimostrato durante la sua permanenza in Irpinia, una terra che le ha insegnato molto a cui ha lasciato un’ottima eredità politica. E lo continua a fare in maniera chiara, così come emerge dagli atti del governo regionale che lei presiede. Fatica e passione non la spaventano, del resto lo dimostra ogni giorno nel suo impegno istituzionale animato dalla consapevolezza di essere un uomo che si è sempre speso a favore di una Campania migliore. Proprio la nostra regione ci sta a cuore e ad essa rivolgiamo le nostre battaglie quotidiane a favore della democrazia, che a volte è conflitto ma è sempre e comunque dialettica e dialogo. Due elementi che in questa fase della storia d’Italia pare abbiano subito un serio colpo di maglio. L’abbiamo verificato in molti passaggi, purtroppo a nostre spese, sulla questione rifiuti in provincia di Avellino. Un territorio che rischia di trasformarsi nella pattumiera non della Campania ma di quelle zone del centro sud, come la città di Roma, che ben presto saranno in piena emergenza. Rispetto a ciò, lei ci conosce, gli altirpini hanno indole tenace, audacia politica, scatto nell’azione, per questo abbiamo iniziato la difesa della nostra terra che è tutela del futuro nel nostro presente. Le cronache di questi giorni Le avranno riportato delle nostre dure prese di posizione che non sono ascrivibili alle contingenze odierne ma ad anni di lotta a salvaguardia del Formicoso. Non diventeremo mai cittadini ridotti come le tre scimmiette: ciechi, sordi e muti, e mai permetteremo che l’azione del premier possa gettare una pietra tombale sulle nostre speranze. Dalla terra di Francesco De Sanctis, il vescovo della Diocesi di S.Angelo dei Lombardi, sindaci, comitati popolari, associazioni ambientaliste, artisti, intellettuali, comunità hanno richiamato tutto il mondo politico e governativo per dare all’Irpinia garanzie autentiche e opportunità di allontanare la terza discarica in provincia di Avellino, dopo Ariano Irpino e Savignano. Si sono messi al lavoro esperti e tecnici per elaborare proposte alternative allo sversatoio, le quali sono note a tutti perché giunte su ogni tavolo decisionale. Però, nulla è accaduto. Ci troviamo, invece, a rincorrere chi per mandato elettorale, quindi con precisi obblighi costituzionali, morali verso i cittadini, è deputato ad ascoltare questo territorio e a dargli voce. In più di una occasione il generale Giannini e il sottosegretario Bertolaso hanno preso l’impegno di sollecitare un incontro del premier con sindaci, politici irpini e comitati, ma ad oggi le uniche novità, sono rappresentate dalle procedure, mai sospese, per avviare i lavori della discarica. Rispetto a quanto sta accadendo, l’appello che mi sento di rivolgerle riguarda un suo intervento per fare in modo che questo incontro avvenga al più presto e rappresenti il vero banco di prova e verifica definitiva di quale sia l’effettiva volontà di questo governo nazionale. Sia il garante di un passaggio democratico a favore delle popolazioni dell’Irpinia. Faccia presto, perché come lei sa bene, in politica la scelta dei tempi è cruciale, soprattutto rispetto al disegno e alle scelte fin qui operate. Come spesso ci ha richiamati Vittorio Foa: “E’ dagli esempi che può nascere qualcosa”. Da lei mi aspetto questo esempio, che vada ad aggiungersi a tanti altri che per l’Alta Irpinia hanno prodotto fatti concreti. Contribuisca a sgretolare quella barriera di indifferenza che i cittadini ormai percepiscono nei confronti della politica, sempre più interessata a scontri per la supremazia che alla soluzione dei problemi. Ha sempre agito articolando sentimenti e pensieri e non ha mai guardato le cose che accadono da una fessura. Da uomo democratico lasci che gli ideali possano ancora farle battere il cuore e spingerla verso una reazione al reale“.
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