VIDEO-FOTO/ Una piazza per ricordare, un premio per onorare. Lauro è vicina ai carabinieri ed alle forze dell’ordine

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Alfredo Picariello – Una piazza per ricordare, un premio per onorare. Lauro è vicina ai carabinieri ed alle forze dell’ordine. Lauro ed i paesi del Vallo. Al di là degli schemi e dei luoghi comuni, il centro ai confini con Napoli rialza la testa con piccoli ma significativi gesti di legalità. Il simbolo di tutto ciò è Attilio Picoco, il brigadiere dei carabinieri investito il 20 luglio 2018 sull’asse mediano di Nola mentre era in servizio e morto 11 giorni dopo in ospedale.

Attilio, un figlio acquisito di Lauro, che in un caldo giorno di ottobre è riuscito ad unire i vertici delle forze dell’ordine, il governo (presente il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia), i sindaci. Insomma, lo Stato. Che c’è, che è presente. A lui, l’amministrazione comunale di Lauro ha dedicato una piazza “perché il suo sacrificio non può e non deve essere dimenticato”. Da questa mattina alle 12 Piazza Principe Amedeo si chiama Piazza Attilio Picoco. E’ la porta di accesso al centro storico di Lauro e cambierà anche look. Sarà realizzato, come descrive l’architetto Emanuela Cresta, un nuovo percorso pedonale in lastre di basalto e file parallele e variabili, definito da una direttrice trasversale che connette via Principe Amedeo con via Fontana: un luogo di passaggio ma anche di sosta e di commemorazione. Nelle aree verdi – percorribili e fruibili -, infatti, troveranno collocazione una lunga seduta in legno e il monumento commemorativo del brigadiere Picoco.

“Siamo tutti un po’ Attilio”. E’ scritto su uno striscione che i piccoli alunni della scuola d’infanzia “Il mondo che vorrei baby” di Lauro portano con fierezza. “Grazie Attilio”, grida invece il sindaco Pasquale Bossone dal palco, nel corso della cerimonia di intitolazione della piazza. “Grazie ai carabinieri ed alle forze dell’ordine, grazie ai sindaci, al Prefetto e al governo, sta nascendo una nuova primavera in Irpinia”, dice ancora il sindaco. E nella piazza, la “nuova” piazza”, è come se il profumo di primavera si sentisse tutto.

I bambini sventolano le bandiere tricolori, gli allievi del liceo musicale di Lauro suonano, in ensemble di fiati, “La vita è bella” di Benigni. Patrizia Acerra, la moglie di Attilio, piange. Le lacrime rigano il suo volto ma in maniera composta. Non si stacca un attimo dalle figlie e dalla mamma di Attilio. Il comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” (da cui dipendono le Legioni Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata), il generale di Corpo d’Armata Vittorio Tomasone, le vuole accanto a sé mentre pronuncia il suo discorso.

Poi, c’è il premio. Lauro che omaggia i carabinieri con l’onorificenza più importante che possiede, il “Dirigile d’oro”. “Voi carabinieri – dice il sindaco – ci date la forza, ogni giorno, di andare avanti. Le caserme sono come i conventi, si può bussare in qualsiasi ora del giorno e della notte, e sarà aperto”.

 

 

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