FOTO / Un summer camp per bambini autistici. “Dopo tante porte chiuse in faccia finalmente giorni di normalità”

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Alfredo Picariello – La felicità, scolpita negli occhi dei bambini e dei loro genitori, è contagiosa. Fa rabbrividre ed emozionare. Basta poco, ovviamente con tanto impegno alle spalle, per vedere entusiasti e gioiosi i ragazzi, i piccoli. L’iniziativa della Cooperativa “Araba Fenice” di Atripalda, dal titolo “Fenice Summer Camp”, è stata un grande successo.

Due settimane di vera inclusione per 40 bambini autistici che se ne sono andati, in maniera spensierata ma debitamente seguiti, in giro per le più svariate strutture della provincia a giocare a calcio, a disegnare, a preparare biscotti, a cavallo, a nuotare in piscina.

“Dopo due anni di covid e di chiusure, per noi era necessario respirare aria di normalità”, afferma Federica Saporito, mamma di una bambina autistica e componente dell’associazione “Il Fiorellino e la Tartaruga”.

“Gli operatori di Araba Fenice e i volontari del Sogno di Ari si sono davvero superati. Hanno consentito a circa 40 bambini, dai 3 ai 16 anni, di entrare finalmente nella società e di frequentare i luoghi frequentati da altri. Insomma, di svolgere tutte quelle attività che fanno gli altri bambini. Solo che a noi, prima di oggi, non ci era consentito”.

“Ogni anno – prosegue Federica – prima che cominci l’estate, contattiamo ludoteche e campi estivi. Ma abbiamo sempre le porte chiuse in faccia. Nessuno ha il coraggio di assumersi la responsabilità di accogliere i nostri figli. Eppure, avere a che fare con l’autismo non è una cosa impossibile. I nostri bambini non sono un mondo a parte”.

Felice, e si vede, anche Claudia Garofalo, mamma di Alessio e anche lei animatrice dell’associazione “Il Fiorellino e la Tartaruga”. “Per la prima volta nella nostra vita, ci sono stati regalati momenti di normalità. Il nostro messaggio, il nostro appello, è: non vi spaventate di fronte all’autismo. Gli operatori sanno che cosa fare, conoscono i bisogni dei ragazzi, le loro esigenze, i loro tempi di attesa. Il Fenice Summer Camp ha dimostrato che loro, i nostri ragazzi, possono andare a cavallo, fare i biscotti, visitare luoghi che non hanno mai visto”.

Applausi, fragorosi, hanno accolto Roberto Ronga e Annarita Limone, rispettivamente presidente e vicepresidente di “Araba Fenice”.

L’emozione e la gioia sono palpabili. “E’ stata un’esperienza più unica che rara. Sembrava una sfida impossibile, ma quando ci sono organizzazione e volontà niente è impossibile”. L’ultimo appello è per il centro per l’Autismo di Valle, ad Avellino. “E’ un neo che deve essere risolto. I ragazzi hanno la necessità di un luogo dove poter svolgere le proprie attività. Quella struttura deve funzionare”.