FOTO / Pochi balli, molta fede: la Candelora 2021 è anti-covid e tutto funziona. “Solo Dio e la Madonna ci potranno salvare”

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Alfredo Picariello – Nessun “assalto”, nessun assembramento. I timori dei giorni precedenti, si sono squagliati come la poca neve di Montevergine che non ha resistito alla temperatura non troppo rigida di questa mattina. Di certo è stata la “mano” di Mamma Schiavona, ma anche la responsabilità dei più che hanno ben compreso la situazione difficile che ancora stiamo vivendo causa covid. Momento di riflessione e preghiera doveva essere, momento di riflessione e preghiera è stato. Certo, qualche ballo e qualche canto pur c’è stato. Ma a debita distanza dal Santuario. Ed è durato anche poco, le forze dell’ordine, con grande sensibilità, hanno fatto sì che tutto procedesse nel migliore dei modi. “Il covid non ha spento la Candelora. La poca presenza dei pellegrini mi fa pensare che, forse, quest’anno è una festa ancora più sentita rispetto agli altri anni”. Ad affermarlo è l’Abate di Montevergine, Don Riccardo Guariglia, mentre si appresta a celebrare quella che è la Messa forse più sentita della giornata, quella delle 11.

L’odore dell’incenso è forte in Chiesa. Almeno dentro, la tradizione viene rispettata alla perfezione. Il forte senso della festa religiosa, si sente tutto.

Gli ingressi nel Santuario sono contingentati, si entra solo dopo la misurazione della febbre. Il grande atrio che porta alle scale è chiuso, interdetto ai fedeli. A questa messa, è presente anche Luxuria. Poi, con la funicolare delle 10.30, salgono fin su il Monte sacro il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, il consigliere regionale Livio Petitto, il presidente ed il vicepresidente della Pro Loco di Mercogliano, Stefania Porraro e Fiorentino Saveriano, Anthony Acconcia, amministratore unico Air, Carmine Alvino, direttore della funicolare e diversi componenti di “Sistema Irpinia” della Provincia, il presidente del Parco regionale del Partenio, Franco Iovino.

“Montevergine è una bella realtà che va valorizzata, andando anche oltre la stagionalità. Deve essere un momento di turismo importante”, sottolinea Acconcia.

“I tanti pellegrini che oggi non sono potuti venire, sicuramente sono vicini alla Madonna con il cuore”, afferma l’Abate. “Hanno chiesto la sua intercessione in questo periodo così particolare. Occorre riscoprire il vero senso della vita”. “L’Irpinia riparta dalla consapevolezza che siamo fragili, solo Dio e la Madonna possono aiutarci in questo difficile cammino di ripresa. Ma con l’aiuto del Signore, ce la possiamo fare”.