FOTO / Il libro di Marzullo: ci sono anche De Mita e Avitabile. Il sindaco: “Spero di essere intervistato da Gigi”

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Alfredo Picariello – La forte pioggia non ferma la città. Sono tanti gli avellinesi accorsi al Circolo della Stampa per la presentazione del libro “Non ho capito la domanda” di Gigi Marzullo, libro edito da Rai Libri che raccoglie “365 dubbi e rovelli per tutto l’anno”. Il rapporto tra Marzullo e gli avellinesi è buono, cordiale. Peccato che il noto conduttore, per contratto, non si possa far intervistare dai giornalisti locali.

Il suo pensiero, in un certo senso, è incarnato da un suo amico, da Enzo Avitabile. “Tra me e Gigi – dice l’artista napoletano famoso in tutto il mondo – c’è una rapporto di amicizia, stima e rispetto reciproco. Le sue domande, le sue interviste, tendono a farti conoscere e riconoscere. Quello di Gigi è un modo semplice di far venire fuori qualcosa di te. Come il suo libro, anche lui crea un’armonia in questo dualismo tra personaggio e persona. Solo lui riesce a farti conoscere”.

Tanti i volti noti in sala. In primis c’è Ciriaco De Mita. “Armato” di cappello, cappotto e pazienza, il leader di Nusco si accomoda in prima fila per ascoltare il dibattito sul libro, moderato dai giornalisti Marco De Marco e Titti Improta, insieme a Michela Mancusi. Accanto a lui il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il primo a prendere la parola. “Siamo orgogliosi di Gigi Marzullo – afferma il primo cittadino. Ci sono i giornalisti bravi e quelli con talento, Marzullo sicuramente appartiene alla seconda categoria. Mi fa molto piacere anche la risposta che stasera ha dato il territorio. A questo punto, lo confesso. Come ogni buon politico, spero di essere intervistato da Gigi Marzullo”.

Il libro di Marzullo contiene gemme selezionate in 35 anni di interviste a “Sottovoce” e negli altri suoi programmi. Per esempio questa: “Per entrare nel mondo è meglio uscire dal proprio mondo o per entrare nel mondo è meglio costruire un altro mondo e chiudersi al mondo?”.

O anche: “Fa più bene il bene o più male il male?”. Alcune non sono neppure vere domande, ma pennellate di umorismo e persino di inaspettato cinismo: “Chi trova un amico trova un tesoro, o chi trova un tesoro trova tanti amici?”. Dilemmi filosofici e vertiginosi che avrebbero messo in ginocchio anche Socrate e Aristotele.

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