FOTO E VIDEO / “La cannabis legale è una scelta antimafia”: Magi ad Avellino suona la carica

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Alfredo Picariello – La strada della legalizzazione della cannabis, in Italia, è sempre meno in salita. Entro la fine del mese, si saprà se gli italiani potranno recarsi al voto e decidere se abrogare o meno la depenalizzazione, per l’appunto, della cannabis. Gli indizi sono buoni. “Abbiamo raccolto molte più firme delle 500mila necessarie”, sottolinea Riccardo Magi, 45 anni, deputato, radicale nell’anima e presidente di +Europa. “C’è stata una grande risposta dei cittadini, soprattutto dei più giovani, anche in Campania”.

Magi oggi pomeriggio ha fatto il punto della situazione ad Avellino, al circolo della Stampa. Con lui, Bruno Gambardella ed altri esponenti di + Europa ma non solo. A dimostrazione che “la lotta per la cannabis legale parte da lontano e coinvolge partiti, associazioni e migliaia di persone”.

Il parlamentare non ha dubbi: “La ricetta proibizionista ha fallito, il mercato della cannabis è completamente in mano alla criminalità organizzata”. Non a caso, come slogan pro referendum è stato scelto: Sì alla legalità, no alle mafie”.

I numeri, d’altronde, parlano chiaro: il mercato della cannabis in Italia vale il 39% degli affari della criminalità organizzata sullo spaccio di sostanze stupefacenti. La cannabis legale, quindi, è una scelta antimafia. Ma i benefice di questa scelta sono diversi. Ad esempio, si verrebbero a creare 35mila nuovi posti di lavoro per una nuova economia legale e trasparente, con 7 miliardi di euro di nuove entrate nelle casse dello Stato.

Se vince il sì, la coltivazione della cannabis non sarà più reato, ma restano puniti i reati di produzione massiva e detenzione ai fini dello spaccio.

La consultazione sulla cannabis legale passerà alla storia. E’ la prima per la quale si è utilizzata la firma digitale. Un’innovazione merito di Magi. Grazie a un suo emendamento, lo scorso 20 luglio, d’ora in poi sarà possibile firmare anche online.