FOTO E VIDEO / “In questi 5 anni, la Campania è cresciuta più delle altre regioni: De Luca merita la riconferma”. Il Ministro suona la carica al Pd

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Alfredo Picariello – L’incontro con il presidente della Regione Campania avviene nella “sua” città. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vincenzo De Luca hanno a lungo parlato a Salerno, prima che Paola De Micheli facesse tappa ad Avellino nel pomeriggio, per il convegno “Irpinia veloce” organizzato dal Pd locale che, all’appuntamento odierno, si presenta in grande spolvero, con tutti i candidati in corsa per Palazzo Santa Lucia, il vicepresidente uscente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e il commissario locale del partito, Aldo Cennamo.

De Micheli parla del suo incontro con De Luca ai giornalisti che le domandano dell’inchiesta che vede coinvolto il presidente. “Ho incontrato il Governatore a Salerno prima di venire qui. Credo che avrà ampia possibilità di dimostrare la sua estraneità ai fatti. Personalmente sono abbastanza tranquilla, tanto quanto lo è lui”.

“Mi sono congratulata – afferma ancora – per l’enorme lavoro svolto dalla Regione sul fronte della mobilità in questi anni e per la gestione eccellente dell’emergenza Covid. Il presidente mi ha inoltre aggiornata sul piano trasporti già molto avanzato e articolato funzionale alla riapertura delle scuole. Ho confermato l’imminente pubblicazione del decreto legge che recepisce gli accordi con la Conferenza unificata, sull’utilizzo delle risorse per il trasporto pubblico locale”.

Paola De Micheli si concede volentieri ai giornalisti. Arriva in leggero ritardo rispetto al ruolino di marcia. “E’ un’amica di Avellino e dell’Irpinia”, ricorda il moderatore del convegno, il consigliere comunale del capoluogo irpino Luca Cipriano. Al Ministro viene ricordata la spaccatura interna al partito in provincia di Avellino ed il fatto che lei, l’anno scorso, abbia sostenuto proprio Cipriano come candidato sindaco al Comune di Avellino, scelta poi rivelatasi perdente.

“Per quanto mi riguarda – dice – c’è un solo Pd, il Pd è uno solo. Con le sue regole, i suoi dirigenti. La lista che è stata messa in piedi è molto forte e competitiva, fatta di persone che hanno ampiamente dimostrato, sia in campo politico che in campo professionale, di essere molto capaci e di essere bravi a mettersi a disposizione di altre persone, cosa che non è di poco conto”.

“In questi cinque anni la Campania ha fatto un salto di qualità incredibile – aggiunge De Micheli – anche sulle infrastrutture, ma in generale si è appropriata di tanti segmenti industriali, di una serie di strumenti utili per la qualità della vita delle persone. Credo che il presidente De Luca meriti una riconferma. Occorre dare fiducia al Pd che è stato la spina dorsale di questi cinque anni di amministrazione. Un voto al Pd significa garantire ai campania una qualità di lavoro, quella portata avanti da De Luca”.

“In Campania investiremo nei prossimi anni 16 miliardi e la parte del leone la fanno le ferrovie perché quello è uno strumento di mobilità sostenibile sul piano ambientale, più sostenibile sul piano sociale e perché ci aiuta in termini di collegamento anche delle merci oltre che delle persone”.

“Rispetto ai tempi previsti nell’ultimo cronoprogramma per l’Alta velocità Napoli-Bari – aggiunge il ministro – li stiamo rispettando. Tutte quelle che sono le tempistiche che abbiamo raccontato, nonostante ci sia stato il Covid, sono confermate”. Secondo De Micheli l’Alta velocità Napoli – Bari “è in assoluto l’infrastruttura più strategica che dovremo completare prima di tutte le altre per il Sud, sulla quale non solo ci giochiamo una parte importante del nostro piano Italia veloce ma ci giochiamo uno degli strumenti più potenti di lotta alle disuguaglianze”.

L’election day del 20 e 21 settembre si avvicina. Alle urne si andrà non solo per il rinnovo di consiglieri regionali e comunali, ma anche per il referendum sul taglio dei parlamentari. Innanzitutto, per il ministro, qualunque sarà l’esito del voto, non avrà nessun riflesso sul governo Pd-Cinque Stelle.

Sul referendum. “Oggi i luoghi della democrazia sono tanti”, spiega citando un discorso degli anni ’80 dell’allora presidente della Camera Nilde Iotti “che raccontava che il numero dei parlamentari alla Costituente venne definito anche rispetto al fatto che si usciva dalla guerra, da una dittatura e non c’erano luoghi di democrazia, quindi era necessario avere un numero ampio di parlamentari per garantire tutta una serie di processi democratici. Oggi i luoghi di democrazia sono aumentati”.

“Un voto positivo al referendum – conclude De Micheli – credo rappresenti l’inizio di una serie di riforme e non il punto di arrivo del riformismo, che peraltro il Partito Democratico esercita da un decennio. Non è la prima volta che ci esercitiamo nel rendere più efficiente e modernizzare la seconda parte della Costituzione, mai la prima”.