Corte dei Conti, il Procuratore Giuseppone: “Aumentano le denunce dei privati cittadini”

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NAPOLI – “Numerosi fascicoli che abbiamo aperto sulla base di esposti di privati cittadini, che pur non avendo l’obbligo di segnalare nulla alle Procure contabili, evidentemente sono dotati di senso civico e hanno a cuore la corretta gestione del denaro e dei beni pubblici. Quindi, il fatto che ci siano tanti fascicoli aperti sulla base di notizie di stampa e sulla base di esposti di privati cittadini, per noi e’ un motivo di valutazione positiva”. E’ quello che il Procuratore Regionale della Corte dei Conti della Campania, Antonio Giuseppone, ha voluto mettere in evidenza nell’incontro con la stampa nella sede di Via Piedigrotta alla vigilia dell’inaugurazione dell’ Anno Giudiziario che si celebrerà domani. Insieme al viceprocuratore generale e ai sostituti e ai vertici delle Fiamme Gialle sono stati vari gli argomenti toccati dal Procuratore nel corso dell’incontro. A partire dai timori per lo scudo erariale: “La Procura Regionale della Campania come tutte le Procure regionali della Corte dei Conti hanno attenzione a 360° nell’ambito e nei limiti della nostra giurisdizione di tutte le fattispecie di cui noi veniamo a conoscenza- ha spiegato Giuseppone- Sapete che le Procure contabili non possono svolgere accertamenti a tappeto. Noi ci dobbiamo muovere o su denuncia o su segnalazione di fattispecie di danno specifico e concreto. La preoccupazione maggiore, ma questo non lo dico io ma lo ha espresso pii volte la Corte dei Conti nelle sue massime cariche, lo ha espresso il Presidente e il Procuratore Generale, e’ questo stillicidio dello “scudo erariale”. Sembrava che fossimo arrivati quasi alla fine, ovvero il 30 giugno 2024, invece, in maniera del tutto inaspettata. Io e i miei colleghi abbiamo dovuto archiviare dei fascicoli perché avremmo dovuto attivare lo scudo erariale, perché o avremmo dovuto provare il dolo così riformulato nel decreto oppure, pur avendo accertato delle condotte gravemente colpose non saremmo potuti andare avanti perché c’è la norma che lo impedisce”. Si attende su questo fronte la pronuncia della Corte Costituzionale.

84 citazioni nel 2023: come si fa a parlare di paura della firma? “Nel 2023 abbiamo emesso 84 atti di citazione e abbiamo contestato danni erariali per oltre 26 milioni di euro. Abbiamo emesso questi atti su circa 1300 fascicoli di istruttoria, facendo una proporzione siamo al sei per cento di fascicoli che sono sfociati in un atto di citazione, una contestazione o un giudizio di responsabilità. A livello nazionale, non l’ho detto io ma il Procuratore Generale.nella.sua relazione, parliamo di 22647 fascicoli archiviati a fronte di 1061 atti di citazione tra tutte le Procure regionali, una.percentuale del 4,47%. Quindi, se questi sono i dati, come si fa a parlare ancora ora di paura della firma? Se io fossi un amministratore o un dipendente pubblico mi preoccuperei se a fronte di 22 mila fascicoli le Procure contabili avessero emesso 20mila atti di citazione”. E ha aggiunto nel merito degli atti: “In questi atti di citazione – spiega il Procuratore regionale – le fattispecie di cui ci siamo dovuti occupare più spesso hanno riguardato la gestione dei fondi comunitari e fondi regionali. È un settore dove il nostro intervento non è nuovo, anche negli anni precedenti scopriamo spesso delle cose che non vanno. Non so se sia corretto o meno parlare di emergenza, però data l’importanza, anche quantitativa delle irregolarità che abbiamo accertato, è un settore delicato, particolarmente sensibile, dove la nostra attenzione viene più spesso chiamata ad essere esercitata”.

FONDI COVID E BONUS EDILIZI: ABBIAMO GLI OCCHI APERTI

“Stiamo cercando di ampliare – ha spiegato Giuseppone- anche grazie al lavoro dei colleghi, il nostro ambito di intervento. Stiamo cercando di affermare la nostra giurisdizione in settori finora inesplorati, mi riferisco a tutte quelle misure di sostegno o con garanzia statale o direttamente con erogazione di fondi pubblici nei confronti di privati cittadini successivamente all’esplosione della pandemia. In particolare riferita ad un’ipotesi di richiesta di fondi da istituti privati garantiti dallo Stato per ripartire fondi alle piccole e medie imprese. Anche in questo caso abbiamo verificato casi di piccoli imprenditori che, dichiarando il falso, hanno indebitamente percepito queste somme. Proprio perché c’è questa garanzia statale, gli istituti di credito privato non fanno nessun tipo di controllo. Verificano che la domanda sia completa ed erogano questo finanziamento, perché tanto sanno che in caso di indebita percezione c’è la garanzia statale. Prima di arrivare qua, in Liguria ho gia’ fatto due indagini simili e la Sezione Giurisdizionale mi ha dato ragione affermando la giurisdizione della Corte dei Conti per il privato cittadino che abbia percepito questi fondi con la garanzia statale. Abbiamo replicato questa fattispecie anche in Campania e siamo in attesa di capire cosa ne pensi la Sezione Giurisdizionale”. Anche le varie frodi nel settore dei bonus edilizi potrebbero far parte delle nuove indagini a cui la Procura Regionale della Corte dei Conti: “E’ un settore dove noi siamo sicuramente con gli occhi aperti e non escludiamo di occuparcene più approfonditamente sempre considerando il fatto che dovremmo essere interessati da singole fattispecie, in quel caso potremmo aprire un fascicolo e cercare di vederci chiaro”.