FOTO / Avvocatura, il giorno dell’orgoglio e del patto tra “generazioni”

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Un vero e proprio patto generazionale tra i “senatori” dell’Avvocatura avellinese, premiati per i traguardi raggiunti nella loro carriera, a partire dai sessanta anni di professione e fino ai quaranta e le nuove generazioni, con il giuramento di diciassette nuovi avvocati che hanno chiuso con la formula di impegno ad onorare la professione un pomeriggio carico di emozioni e di grande significato per la classe forense, quello celebrato nell’Auditorium di Collina Liguorini. L’iniziativa organizzata dal Consiglio dell’Ordine di Avellino, presieduto da Antonio Barra, ha regalato tante emozioni. A presentare la serata, con un contributo di pensieri di Calamandrei, Giuseppe Saveriano. Tante emozioni. A partire dalla sala in piedi che ha tributato un minuto di raccoglimento in memoria di Giovanni De Lucia e Giuseppe Famiglietti, due decani scomparsi recentemente a poca distanza temporale tra loro. Ma a regalare emozione ci hanno pensato anche l’avvocato Gaetano Cerullo, uno dei tre premiati per i sessanta anni di carriera, che ha voluto al suo fianco la moglie Marisa Donnarumma, anche lei premiata per i 40 anni di professione forense: “Sono grato per questo riconoscimento-ha spiegato l’ avvocato Cerullo- oggi viene premiata anche mia moglie per 40 anni di professione. In questi anni ci hanno visti sempre insieme in Tribunale ad esercitare la professione.La riforma tecnologica ci ha allontanato dal Tribunale. Non c’e’ piu’ quel rapporto con il magistrato e non riusciamo a capire se siamo riusciti a far comprendere la nostra tesi al giudice”. Prima di lui anche un altro illustre premiato per i sessanta anni di professione, il professore Modestino Acone, aveva ridimensionato la portata in termini di miglioramento della riforma tecnologica, in particolare nel processo civile. . “La rivoluzione tecnologica ha inciso poco o niente sui tempi del processo”. A chiudere gli interventi dei professionisti con sessanta anni di carriera alle spalle ci ha pensato Giacinto Pelosi, suo un ricordo commosso dei due esponenti dell’Avvocatura recentemente scomparsi. Emozionante anche la consegna da parte di suo figlio Francesco, consigliere dell’Ordine , all’ avvocato Antonio Castellano, che ha voluto suggellare e rimarcare come la cosa più bella della serata fosse proprio l’orgoglio di quello che di meglio aveva fatto, non solo dal punto di vista professionale. Ci sono le emozioni ma anche gli appelli soprattutto ai giovani avvocati, chiamati a difendere una scuola, quella irpina, che come ha ricordato nel suo intervento il Procuratore della Repubblica Domenico Airoma, ha sempre avuto la “schiena dritta”. Per il magistrato, che ha ricordato proprio quelle figure che aveva conosciuto al momento del arrivo ad Avellino nel 1989: ”
Guardare al tempo trascorso ma perce una vita spesa per seguire i piu alti ideali a cui noi siamo stati formati e’ un esempio soprattutto per i giovani avvocati. A loro dico : sappiate essere degni eredi della scuola irpina e del suo fulgido esempio”. Molto apprezzato anche l’intervento del presidente del Tribunale Vincenzo Beatrice, che agli avvocati ha ricordato come sia stato sempre continuo il contatto con l’Avvocatura per garantire l’esercizio della giurisdizione, anche nei difficili momenti della pandemia: “Oggi vedo questa sala e sono contento. Tantissimi auguri ai premiati odierni. Ci sono dei diversamente giovani siamo parte di una stessa famiglia. Sul rispetto posso garantire sia per me che per i miei colleghi. Mi sento a voi vicino per affinita’ professionale e cronologica. Capita anche a me pensare ai miei inizi. So che e’ un giorno di festa ma penso che tutti abbiamo pensato all’avvio della nostra professione. Quando ci penso sono malinconico. Anche perche’ la malinconia e’ la parte gustosa della tristezza”. Poi e’ toccato agli avvocati premiati dare il loro contributo per rendere più solenne un pomeriggio di grande partecipazione, anche emotiva.

I premiati per I cinquanta anni di professione presenti alla cerimonia sono stati gli avvocati: Abate Elio, Benigni Elio, Cecere Antonio, D’Avanzo Gennaro, Freda Giancarlo, Papa Sergio, Sgambati Domenico, Sorice Antonio, Tedeschi Mario.

Per i quaranta anni di professione sono stati premiati invece : Abbate Giulio, Argenio Chiara, Brosca Elvira, Bizzarro Raffaele , Castellano Antonio, Cillo Giovanni Antonio, Corrado Luigi, De Marco Mauro, Gabrieli Giovanni, Garzilli Antonietta, Iermano Angelo, Iacobelli Giovanni, Lisena Tangredi, Loguercio Ugo, Lombardi Stefano, Mundo Gabriele, Pugliesi Filippo, Romei Federico, Santoro Michele, Salvi Aniello, Tomeo Ferdinando e Venezia Paolo.

I NEO AVVOCATI
A chiudere una cerimonia scandita dell’orgoglio e dal passaggio di testimone di una storia da custodire con cura e orgoglio da parte delle nuove generazioni e’ arrivato il giuramento per diciassette nuovi avvocati . Si tratta di Capasso Antonio, Castello Simona, Cucinotta Francesco, D’ Arco Vincenza, Del Gaudio Emma, Foglia Bianca, Fusco Olimpia, Magno Donato, Perrotti Francesco, Preziosi Chiara, Rozza Carmen, Russolillo Noemi, Solito Giuseppe, Spera Nicoletta, Spidalieri Carmine, Trulio Maria Chiara, Zollo Antonio.