di Claudio De Vito – La Lega B aggiungerà un posto a tavola. A partire dalla prossima stagione infatti la cadetteria, attualmente a diciannove squadre dopo il pasticcio della scorsa estate, sarà giocata da venti formazioni. E ciò contrariamente alla volontà unanime espressa dai club nella penultima Assemblea di Lega di non procedere ad alcun ripescaggio e addirittura di agevolare la transizione verso le diciotto squadre.
La B a venti è quanto il Consiglio Federale della Figc ha stabilito in giornata, assumendo di fatto una posizione rispetto al format di un campionato devastato dalle querelle dei mesi scorsi. Ciò comporterà cinque – e non più quattro – promozioni dalla C secondo una norma transitoria e la riduzione a sette retrocessioni in Lega Nazionale Dilettanti.
Il nuovo format pertanto sarà ottenuto senza ripescare, ma resta in ogni caso da monitorare il caso del Palermo che non sarebbe in regola dopo il recente passaggio di proprietà. Si ripescherà soltanto per colmare eventuali vuoti all’alba della stagione 2019/2020.
Dopo che si è complicato non poco il discorso promozione diretta, l’Avellino dal canto suo resta alla finestra per l’ammissione in C dove l’organico dovrà tornare a sessanta (ora cinquantanove) e sono tante le società che non se la passano bene. Matera e Pro Piacenza sono oramai ad un passo dalla revoca dell’affiliazione da parte del presidente federale Gabriele Gravina. Cuneo e Lucchese non se la passano meglio e, se non dovessero presentare la nuova fideiussione di 350mila euro, anche loro sarebbero out in corso d’opera.
A loro andrebbero aggiunte almeno altre due-tre realtà (Bisceglie e Virtus Francavilla in prima linea) che si presenterebbero in sede di iscrizione già con il fiatone, tra l’altro di fronte a regole per il rilascio della Licenza Nazionale annunciate come più rigide. Insomma in proiezione si potrebbe sfiorare anche la quota di ben dieci ripescaggi in C. E’ consigliabile però non spingersi troppo oltre, anche perché non sono ancora noti i criteri che regoleranno la corsa al salto di categoria non ottenuto sul campo e la precedenza per colmare alcuni posti verrebbe data alle squadre B dei club di A.
Lo scenario del ripescaggio non entusiasma (per utilizzare un eufemismo) i tifosi biancoverdi, i quali ritengono la vittoria del campionato il minimo sindacale che la SSD di Gianandrea De Cesare possa offrire. Se però il divario dalla vetta dovesse perdurare in termini difficilmente rimediabili (se ne saprà di più dopo il confronto diretto con il Lanusei), allora ci sarebbe da fare i conti con il ritorno tra i professionisti dalla porta di servizio.
A patto che la squadra di Giovanni Bucaro disputi i playoff arrivando il più lontano possibile. In quest’ottica, la promozione diretta di squadre blasonate come Bari (primo nel girone I), Modena (secondo nel girone D), Cesena (primo nel girone F) e Taranto (primo nel girone H) non farebbe altro che rimuovere ostacoli lungo il percorso estivo della Calcio Avellino SSD. Istruzioni per l’uso per l’eventuale piano B.
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