Evasione Airola, Di Giacomo: carcere minorile palestra per emulare i grandi

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Sulla duplice evasione dei due giovani detenuti dall’istituto per minori di Airola interviene il Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP.): Gli istituti per minori sono “palestre” per emulare i “grandi”.

“È solo l’ennesima evasione annunciata. Da mesi lanciamo, inascoltati, l’allarme sulla situazione gravissima in cui versano gli istituti per minori – afferma Aldo Di Giacomo segretario generale del S.PP. – una situazione esplosiva in istituti che registrano la presenza tra i poco meno di 400 detenuti di diverse decine di extracomunitari; le uniche proposte sinora ascoltate sono venute dal Ministro Nordio che ha parlato di istituire Tavoli interministeriali e di “convertire strutture penitenziarie di un certo valore locativo in valori monetari che possono essere impiegati per l’edificazione e la ristrutturazione di altri luoghi di detenzione”. Ma siamo di fronte a un programma di lungo termine che lascia inalterata la situazione che il personale penitenziario è costretto a fronteggiare senza mezzi adeguati.

Eppure sembrava che dopo la clamorosa fuga dal carcere Beccaria di Milano tutti avessero scoperto un’ovvietà: l’attuale sistema carcerario per minori non solo non serve a nulla, anzi si rivela una sorta di scuola per delinquere visto che il 90% di chi entra si avvia verso una “carriera criminale” passando come stadio successivo immediato al carcere normale.

Il 70% dei ragazzi entra per custodia cautelare, con una permanenza media di poco superiore ai 100 giorni. Per noi – dice il segretario S.PP. – le misure da mettere in campo sono decisamente più complesse. Sarebbe troppo facile estendere la platea di minori perseguibili. Il primo problema è infrastrutturale oltre che di personale. Tra le priorità è necessario pensare agli istituti per minori per potenziarne il ruolo effettivo di rieducazione oltre all’adeguamento delle strutture carcerarie esistenti, fatiscenti e vetuste. Ma – conclude – la politica preferisce litigare persino sui bambini in carcere con le madri detenute”.

L’evasione dei due giovani, 21 anni residenti in Campania, è avvenuta alle prime ore di oggi, giovedì 23 marzo. Entrambi erano finiti in cella per reati contro il patrimonio. Vengono ricercati attivamente lungo le principali arterie di scorrimento e le stazioni dei mezzi pubblici del beneventano.