Pizzo ad Avellino: oggi l’interrogatorio. Spari in città: l’inchiesta

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di AnFan – Si terrà oggi l’interrogatorio del 25enne di Avellino accusato con un complice di concorso in tentata estorsione, minaccia aggravata e danneggiamento nei confronti di alcuni commercianti di Avellino.

L’inchiesta sul “pizzo”

La vicenda giudiziaria del ragazzo si interseca con l’agguato armato registrato giorni fa a Quattrograna. Facciamo il punto.

Quali motivi hanno spinto i carabinieri ad arrestare il 25enne? Il ragazzo e un complice sono stati denunciati dal titolare di un locale del capoluogo irpino, che ha raccontato di essere stato minacciato. I due giovani, ha raccontato l’uomo, avrebbero preteso il versamento di “500 carte”.

Due giorni prima gli indagati avevano avuto degli screzi con altre persone.

Questa mattina il 25enne, difeso dall’avvocato Gerardo Santamaria, sarà interrogato dal gip e avrà l’occasione di chiarire la propria posizione. Il complice non è stato ancora arrestato.

Cosa c’entra l’agguato a Rione Quattrograna?

Giorni fa il ragazzo arrestato è stato raggiunto nei pressi dell’abitazione da ignoti che hanno esploso dei colpi d’arma da fuoco in aria. Gli investigatori stanno cercando possibili collegamenti fra gli episodi di racket contestati e l’agguato armato registrato a Quattrograna.

Lo scenario 

La competenza degli accertamenti sul 25enne è stata trasferita dalla Polizia ai carabinieri perché i militari tenevano d’occhio l’indagato da tempo. Il comando provinciale di Avellino sta infatti eseguendo una meticolosa attività di monitoraggio e prevenzione, dopo gli arresti dell’Arma che hanno permesso di disarticolare il Nuovo Clan Partenio. L’attenzione degli investigatori è massima, per registrare eventuali mutamenti negli equilibri criminali cittadini, innescati da potenziali vuoti lasciati da chi è finito in carcere.

Ovviamente ogni ipotesi investigativa, dovrà poi essere corroborata dall’attività di indagine e dagli esiti processuali.