La Polizia di Stato scende in campo con la campagna de sensibilizzazione contro le “fake news,
bufale e leggende metropolitane per chiarire aspetti fondamentali connessi alle innumerevoli
notizie contrastanti, circolate in questi mesi, in ordine allo svolgimento degli esami di maturità,
che hanno confuso notevolmente molti studenti. Si pensi, infatti, che 1 maturando su 4 pensa che
non potrà abbassare la mascherina neanche mentre parla di fronte alla commissione e 1 su 2 che gli
verrà misurata la febbre all’ingresso di scuola e che dovrà indossare i guanti
Non ci saranno come in passato le fughe di notizie legate alle tracce d’esame. E neanche la lotta
contro l’uso degli smartphone durante le prove. Ma, anche in occasione della Maturità 2020, il
pericolo che tra gli studenti si diffondano ‘fake news’ è comunque in agguato. Perché l’esame di
Stato di quest’anno – che verrà ricordato come quello svolto ‘ai tempi del coronavirus’ – presta
benissimo il fianco a interpretazioni sbagliate. Una maturità la cui veste definitiva è stata
ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle
relative misure da adottare. L’esame avrà così una formula del tutto inedita (niente scritti ma solo
un colloquio orale, peraltro diverso dal passato). Con, in più, un Protocollo di sicurezza da
osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Un lungo elenco di informazioni che i
maturandi non hanno ancora pienamente digerito. Proprio questo sarà il tema centrale della
tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazione porta
avanti in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, giunta al tredicesimo anno
consecutivo. L’obiettivo di “Maturità al sicuro” è sempre quello di contrastare alla vigilia
dell’esame fake news, bufale e leggende metropolitane. Per evitare che i ragazzi non perdano tempo
prezioso dietro a notizie fuorvianti. Ma, soprattutto, per tranquillizzarli. Visto che, travolti da
un’enorme quantità di consigli (spesso dall’approccio pessimistico) per evitare il contagio da Covid-
19, è come se tra gli studenti si sia diffuso una sorta di terrore da orale ‘dal vivo’.
Un tema particolarmente controverso è quello sulle regole per l’accesso a scuola: agli studenti (e ai
commissari) non verrà misurata la febbre ma gli basterà produrre una dichiarazione che attesti
l’assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che solo 1 su 3 ne sia al corrente; la
maggioranza (46%) pensa che invece la misurazione della temperatura sarà obbligatoria; mentre il
19%, all’esatto opposto, è convinto che non ci sarà alcun controllo in tal senso. Lo stesso si può dire
per la questione guanti: nessun obbligo, secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le
mani (con i gel messi a disposizione dall’istituto), ma solo 1 su 2 è aggiornato su questa procedura.
L’unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti
(92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti del proprio esame e che dovranno andare via
immediatamente una volta finita la prova. L’iniziativa “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net
serve proprio per veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di
maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che
mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili
distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani
perdano la concentrazione che merita uno degli appuntamenti più importante della loro vita da
studenti.
Per questo, per rafforzare il messaggio utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei maturandi,
è stato anche realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su
Skuola.net e sui suoi canali Facebook, Instagram e YouTube. Un contenuto ironico che passa in
rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo in modo distorto
il Protocollo di sicurezza: ci sono il negazionista e il fobico, l’assembratore e l’ansioso, il
collezionista e il distanziatore sociale.
In più, gli operatori del Commissariato di P.S. online anche quest’anno saranno a disposizione
dei ragazzi nelle ore immediatamente precedenti l’inizio del maxi-orale, per rispondere a tutti
i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete.
Con un rappresentante della Polizia di Stato che sarà anche presente alla tradizionale diretta
di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d’esami, per fare il proprio in bocca al lupo e
tranquillizzare ulteriormente tutti gli studenti alle prese con questa anomala Maturità 2020.