Ecco il “Manifesto di Accadia” dieci proposte per il Sud e i giovani

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Sud, giovani e futuro delle aree interne. Lungo questi temi si è intrecciato l’incontro che ha dato vita al cosiddetto “Manifesto di Accadia”. Dieci punti per il futuro del Mezzogiorno e dei suoi giovani attorno ai quali la Fondazione Salvatore ha raccolto già l’adesione di oltre venti sindaci di Puglia e Campania partendo dai territori dell’Irpinia quali Ariano Irpino, Trevico, Calitri, Greci, Villanova del Battista e Montaguto e della Daunia come Bovino e Orsara di Puglia e di numerosi Rettori delle Università del Mezzogiorno con in testa il presidente e il vicepresidente della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Gaetano Manfredi e Lucio d’Alessandro.

La presentazione del Manifesto si è svolta sabato 7 settembre nella sala consiliare del Comune di Accadia, paese a cavallo tra la Daunia e l’Irpinia.

Il Comune di Ariano è stato rappresentato dall’assessore alle Politiche giovanili, Valentina Pietrolà. Un decalogo di idee su cui si è concentrato l’incontro e per i quali tutti gli amministratori locali coinvolti chiedono interventi da parte delle due Regioni, Campania e Puglia, attraverso l’istituzione di tavoli permanenti. I punti sono: le politiche attive per il lavoro; le reti informatiche; le misure fiscali tese al ripopolamento delle aree abbandonate e all’incentivazione degli investimenti locali ed internazionali; l’intero sistema formativo, prevedendo anche master e summer school per i giovani che vogliono rimanere, anche sfruttando il grande patrimonio di cultura e tecnologia presente nelle Università del Sud disponibili ad incontrare i territori lontani dai grandi centri urbani.

E ancora, gli interventi a favore del turismo locale sapendo che in un mondo connesso cresce la domanda di esperienze uniche, ancora possibili dalle nostre parti, e di siti autentici come sono le nostre realtà; quindi la naturale connessione tra il turismo esperienziale e finalizzato ad abbassare i livelli di stress, la gastronomia e le produzioni agroalimentari di qualità, caratterizzate dall’essere esempi di vera sostenibilità ambientale e sociale; la green economy e l’artigianato specializzato.