Il Serino non ci sta. La società presieduta da Tedeschi risponde alle accuse apparse sul sito ufficiale del Vico Equense. La compagine partenopea al termine dell’incontro disputato nello scorso week-end al ‘Mariconda’ e terminato con il risultato di 0 a 0, ha rivolto addebiti a dir poco pesanti nei confronti del sodalizio biancoazzurro che ha deciso di rispondere con un comunicato inviato agli organi di stampa: “In relazione ad un articolo apparso sul sito della società sportiva Vico Equense a firma del sig. Nicola Celentano e ripreso da diversi organi di stampa, la società Unione Sportiva Serino 1928 comunica di aver dato mandato ai propri legali per tutelare l’immagine della società nelle sedi competenti rilevando anche eventuali responsabilità da parte di chi ha scritto, riferito e diffuso notizie false e lesive al decoro dell’U.S. Serino 1928. Quando l’estensore dell’articolo riferisce di “un Serino poco ospitale, e che ciò che più fa notizia è il pessimo atteggiamento del Serino Calcio nei confronti della società vicana e dei suoi sostenitori, costretti a pagare ingiustamente un biglietto maggiorato di prezzo rispetto agli spettatori locali, il tutto su ugual tribuna e senza accrediti addirittura anche per lo stesso staff tecnico del Vico. Per il bene del calcio e soprattutto della legalità la Guardia di Finanza di Ariano Irpino si è mostrata pronta a prendere provvedimenti.”, lo stesso dimentica di specificare che la società Vico Equense prima di essere stata ospitata a Serino è stata lo scorso settembre poco ospitale nei confronti degli oltre 70 tifosi, dirigenti e calciatori provenienti da Serino. In quella occasione, infatti, a nessun serinese fu consentito di assistere alla gara dal momento che l’intera comitiva irpina venne sistemata in un “gabbiotto” dal quale era visibile poco più della metà campo. Ma non solo. A dodici donne giunte da Serino la società Vico Equense fece pagare l’intero biglietto pari ad 8 euro cadauno che fu successivamente risarcito alle interessate dal nostro presidente Tommaso Tedeschi al pari del biglietto di ingresso fatto pagare ad altri tre calciatori del Serino. Per questa ragione, il poco ospitale Serino non ha fatto altro che “ricambiare solo parzialmente” la pessima accoglienza ricevuta a Vico Equense concedendo tuttavia l’ingresso gratuito allo stadio alle donne provenienti da Vico Equense. In merito al presunto intervento della Guardia di Finanza di Ariano Irpino, inoltre, si fa presente che nessun rappresentante delle Fiamme Gialle si è presentato alla nostra dirigenza per effettuare verifiche o chiedere spiegazioni. In ogni caso, pur non comprendendo quale giurisdizione territoriale potesse avere la Finanza di Ariano Irpino su Serino che fa parte del comprensorio di Solofra, si fa presente all’estensore dell’articolo che la società U.S.Serino era in possesso di regolari biglietti Siae e di tutti i permessi del caso che saremo ben lieti di esibire nelle sedi competenti. Rispetto al prezzo maggiorato lamentato dal Vico Equense si chiarisce che è lo stesso applicato ai tifosi del Serino nella gara di andata e che, fino a prova contraria, la società Serino non era assolutamente tenuta a concordare con la squadra ospitata il prezzo di ingresso. Lascia, infine, perplessi la faziosa e lacunosa cronaca della gara che nel finale del pezzo riferisce che “dieci minuti dopo, nel recupero, l’ultima occasione per il Vico capita sui piedi del gioiellino Armellino, che lanciato a rete all’altezza della lunetta viene messo giù da capitan Smaldone con una ginocchiata che secondo l’insicuro arbitro Fabrini non c’è; dunque, nessuna punizione, calcio di rigore o espulsione da ultimo uomo, la partita è destinata a finire in pareggio e così avviene.”. Ebbene, fermo restando che l’estensore dell’articolo probabilmente era andato al bar quando Stellato e Santonicola come hanno dimostrato le immagini televisive venivano atterrati in area vicana senza la concessione del penalty, ci risulta difficile immaginare come nell’occasione lamentata dal sig. Nicola Celentano l’arbitro non abbia concesso il rigore per un ipotetico fallo che sarebbe stato commesso all’altezza della lunetta. In ogni caso, in attesa di sapere se il regolamento del sig. Celentano prevede per il solo Vico Equense l’assegnazione di un rigore a calciatori atterrati anche a centrocampo, la società U.S.Serino 1928, come sempre accaduto in 80 anni di storia, conferma che alle falde del Terminio, al pari di quanto sostenevano gli antichi greci, l’ospitalità per nostra stessa natura è sempre stata e sarà sacra”.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it