E’ morto Marco Pannella, 3 anni fa era stato al “Colletta” di Avellino

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Pasquale Manganiello – E’ morto Marco Pannella, aveva compiuto da poco 86 anni. L’annuncio è stato dato in diretta da Radio Radicale. La stessa emittente che mercoledì sera (18 maggio) ha dato la notizia che lo storico leader radicale era stato “ricoverato presso una struttura ospedaliera per garantirgli un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni”. Il comunicato di Radio Radicale – poche e misurate parole – era arrivato nelle redazioni alle 18,20 ed immediatamente era scattato l’allarme sullo stato di salute dell’anziano leader da anni in lotta contro due tumori.

Pannella ad Avellino
Pannella ad Avellino

“Dove c’è strage di legalità, c’è strage di popoli” disse  ad Avellino il leader dei Radicali  il 19 Marzo 2013 partecipando con Rita Bernardini all’incontro-dibattito organizzato dal Liceo Classico Pietro Colletta sul tema carcere e giustizia.

“Della situazione delle carceri il Presidente della Repubblica è il primo responsabile – dichiarò Pannella riferendosi all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla presenza degli studenti del Colletta – perchè lui è il massimo magistrato della Repubblica italiana, lui in sette anni non ha fatto un solo messaggio che la Costituzione lo obbliga a fare come tutore del diritto, non come arbitro, alle Camere, al Parlamento, offendendo così il Parlamento molto più dei fascistucoli che lo fanno ogni giorno”.

Il discorso del leader dei Radicali si perdeva tra le nuvole di fumo del suo immancabile sigaro (“… il vostro preside mi ha dato il permesso di fumare in palestra”).

“Tra gli esseri del mondo animale presenti sulla terra, io mi sento una bestia abruzzese difensore del Sud e fautore della non violenza come elemento necessario per affermare i diritti umani”.

E poi ancora passò in rassegna i temi principali delle sue battaglie intra ed extraparlamentari, l’aborto e la realtà difficile in cui versa il sistema carcerario italiano:

“Grazie alla legalizzazione e alla disciplina degli aborti, siamo passati da 1,2 milioni a 200mila che è un dato ancora grande ma è legato per la maggiore alla disinformazione” – dichiarò Pannella ad Avellino.

“Se ne va colui che all’Italia ha dato il divorzio, l’aborto legale e con esso l’assistenza delle strutture sanitarie pubbliche per affrontare e mitigare il dramma – scrive Primo Di Nicola sul “Fatto Quotidiano” – colui che ha inventato le battaglie per i diritti civili, per l’obiezione di coscienza antimilitarista, per la dignità e i diritti degli omosessuali e delle donne. Ha combattuto la pena di morte, avversato la partitocrazia quando gli altri intascavano tangenti, ha alzato la bandiera del pacifismo e della fame nel mondo mentre in Parlamento e fuori sperperavano scannandosi per lottizzare Rai e aziende di Stato.”

Se ne va un grande del Novecento.

 

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