È stato arrestato a Foggia quello che è ritenuto il quarto uomo responsabile dell’omicidio e dello stupro di gruppo di Desirée Mariottini, la ragazzina di 16 anni di Cisterna di Latina, trovata morta una settimana fa in uno stabile abbandonato di via dei Lucani a San Lorenzo, Roma.
L’accusa nei confronti del quarto uomo, originario di un cittadino del Gambia, è di omicidio volontario e violenza sessuale di gruppo. Stesse accuse contestate agli altri tre fermati proprio ieri (giovedì 25 ottobre) dopo una lunga indagine: due senegalesi e un nigeriano. Chi sprovvisto di documenti in regola e chi raggiunto da un provvedimento di espulsione. La polizia è ora sulle tracce di eventuali altri complici e responsabili.
Alcuni testimoni, infatti, parlano di almeno 7 o 8 persone coinvolte in questa vicenda davvero orribile. Dunque l’indagine non è ancora chiusa.
IL FATTO
Dodici ore di agonia tra droga e violenza, è questa la ricostruzione degli inquirenti dopo le confessioni raccolte in Questura. Il branco avrebbe attirato Desirèè in uno stabile fatiscente del quartiere San Lorenzo. L’avrebbero prima stordita con un mix micidiale di metadone, eroina e altre sostanze, fino a mandarla in overdose.
Poi, quando la ragazzina era ormai incosciente, avrebbero approfittato di lei a turno, lasciandola agonizzante. Solo quando è sopraggiunta l’amica italiana, maggiorenne, è emersa la gravità della situazione. Ormai, però, era troppo tardi.
La terribile scoperta del corpo senza vita della sedicenne è avvenuto nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 ottobre.
E’ stata l’autopsia sul corpo della giovane donna a smascherare la verità: Desirée è stata violentata da un gruppo. Oltre a tracce di droga nel sangue erano evidenti i segni di uno stupro di gruppo.