Cipriano: “Dissesto? Per ora solo confusione. Aspettiamo ancora gli atti”

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Marco Imbimbo – Non può dirsi soddisfatto il capogruppo di “Mai Più”, Luca Cipriano, al termine di una conferenza dei capigruppo in cui «abbiamo parlato di dissesto per ore, ma senza vedere alcun documento».

I capigruppo si sono riuniti nella speranza di ricevere qualche chiarimento dal sindaco Ciampi e dall’assessore al Bilancio, Gianluca Forgione, sul futuro del Comune. Se da un lato il primo cittadino ha annunciato che porterà in Aula la dichiarazione di dissesto, ancora non è chiaro quando ciò avverrà perché, al momento, il Consiglio Comunale fissato per il 3 novembre prevede solo il Consuntivo 2017. Inoltre, l’amministrazione non è riuscita a spiegare ai capigruppo il perché si voglia dichiarare il dissesto.

«Il sindaco ha comunicato la volontà dell’amministrazione di procedere con la dichiarazione di dissesto, ma è ancora ipotetica perchè non è stato prodotto alcun atto formale,  – spiega Cipriano. Noi attendiamo che questi atti vengano compiuti, visto che abbiamo saputo che ancora non c’è il parere obbligatorio dei revisori dei conti, ma non c’è nemmeno la delibera di giunta sul dissesto. Insomma non possiamo esprimerci su una semplice volontà».

La conferenza dei capigruppo è stata riconvocata per martedì pomeriggio in quella sede l’amministrazione dovrebbe portare tutta la documentazione: «Speriamo il sindaco si assuma finalmente le sue responsabilità, poi in Aula si capirà ogni parte politica che tipo di valutazione farà. Il gruppo Mai più ha sempre detto che non tifa per dissesto o pre-dissesto, ma appoggerà quello strumento in grado di garantire la verità dei conti».

Ad oggi, almeno ascoltando le parole di Forgione, emergerebbe «una verità tecnica complessa, con una mole debitoria accumulata negli anni e molto elevata, c’è una serie di criticità strutturali che sembra non facilmente risolvibile – ammette Cipriano. Siamo preoccupati per quello che ereditiamo dalle precedenti amministrazione, che hanno determinato una situazione complessa, sicuramente difforme da quella che Paolo Foti e la sua amministrazione hanno raccontato alla città».

Tutto, però, resta ancora nel campo delle ipotesi visto che, a conti fatti, non esistono ancora documenti o relazioni che attestino quanto annunciato dall’amministrazione Ciampi: «Ancora non ci ha consegnato nulla, anzi c’è stata anche tensione nella seduta odierna – spiega Cipriano. Non è possibile procrastinare una questione seria come questa, mettendo i consiglieri nell’impossibilità di esprimersi. Forse qualcuno vuole giocare ad arrivare all’ultimo minuto con i documenti e costringere il Consiglio Comunale ad esprimersi su una pratica non completa. Inoltre c’è anche una differente posizione del ragioniere capo, Marotta, in contrapposizione con Ciampi, quindi la situazione è caotica. È necessario esprimersi con numeri certi alla mano».

Servono, dunque, dati certi sulle condizioni finanziarie dell’ente, anche perché se da un lato emerge una mole debitoria importante, dall’altro lato «abbiamo anche chiesto a quanto ammontano i crediti, perché ci è stato detto che c’è un buon salvadanaio esigibile – spiega Cipriano. Quindi per serietà, vogliamo sapere sia quanto deve dare il Comune, ma anche quanto dovrebbe incassare. Sicuramente la situazione non è semplice».

Proprio questo clima costante di incertezza sulle condizioni finanziarie dell’ente, porta Cipriano ad ammettere che «siamo irritati, perchè non si può discutere una pratica così importante senza avere una relazione dettagliata, tecnica e autorevole. Noi ci aspettavamo un documento che non è stato nemmeno prodotto. Intanto siamo quasi al 5 novembre (giorno in cui l’Aula dovrebbe discutere sul dissesto, ndr) e non si mette il Consiglio in condizione di votare. Forse qualcuno cerca l’incidente politico».

Ad alimentare il clima di incertezza e confusione, ci sono anche le dichiarazioni dell’assessore Forgione che si dichiara pronto a portare in Aula il dissesto anche nel caso in cui dovesse ricevere un parere negativo sia dal dirigente alle finanze che dal collegio dei revisori dei conti. «L’assessore può farlo e se ne assume la responsabilità, ma servirebbe solo ad aggiungere caos su caos – sottolinea Cipriano. Noi abbiamo l’esigenza di capire i numeri. Vogliamo votare per la verità e non abbiamo timore di farlo. Invece la situazione viene affrontata con una leggerezza intollerabile. Abbiamo bisogno di documenti. Il sindaco li porti in Aula e noi lo ascolteremo, ma non può metterci in questa confusione. I 5 Stelle parlano di operazione verità, ma io oggi non ho visto nessun documento. Quindi non so dove sia l’operazione verità».