AVELLINO – Solo qualche giorno fa ha messo a segno l’ultimo sequestro di stupefacenti in città. Quasi un chilo di cocaina e mezzo di hashish scoperto nel quartiere San Tommaso. Non certo la storia e il comportamento di chi sa che tra qualche giorno sarebbe andato in pensione. Ma il sostituto commissario Roberto De Fazio appartiene alla “vecchia scuola”, uno degli ultimi investigatori di quella Squadra Mobile per qualche tempo guidata anche dall’attuale questore Pasquale Picone che ha un metodo rivelatosi decisivo in città e in provincia nel contrasto ad ogni settore criminale. Non solo le attività tecniche ma anche la ‘strada’. Negli ultimi quindici anni ha guidato la IV Sezione, quella che si occupa del contrasto allo spaccio di stupefacenti. La Sezione Antidroga di Via Palatucci. Proprio dalla strada ha infatti ripulito più piazze di spaccio, in tutti i quartieri avellinesi. Sarebbe difficile dare anche un numero preciso delle operazioni e dello stupefacente posto sotto sequestro in questi dieci anni. Per capire il timore per il suo lavoro da parte della criminalità, soprattutto di quella dedita allo spaccio, basta considerare quello che e’ perfettamente descritto in una delle ultime operazioni contro un cartello che riforniva tutta la provincia di Avellino. Il capo del gruppo era ossessionato dal poliziotto che chiamava “u scucciat”, era cosi che per eludere le intercettazioni (cosa a quanto pare non riuscita) veniva definito Roberto De Fazio. Alla fine il narcos aveva ragione a preoccuparsi. La sua organizzazione e’ stata sgominata. Una carriera iniziata molti anni fa a Palermo. Negli anni della mafia terroristica che uccideva magistrati e forze dell’ordine, infatti, De Fazio ha lavorato alla sicurezza di uno dei giudici simbolo della lotta alla piovra mafiosa. Era addetto alla sicurezza in Via Notarbartolo, all’abitazione di Giovanni Falcone. Infatti il sostituto commissario e’ molto probabilmente uno dei poliziotti irpini che ha conosciuto il magistrato ucciso nel 1992 a Capaci. Da Palermo a Napoli, che per un poliziotto e’ una “scuola” importante per conoscere le dinamiche criminali e anche il contrasto. Squadra Antirapine e Avellino. Prima di occuparsi del contrasto alla droga, a meta’ anni 90, De Fazio e’ stato tra gli investigatori che al Commissariato di Lauro ha dato la caccia ai latitanti negli anni della faida. Anche qui diverse le operazioni messe a segno, in particolare quella che assicuro’ alla giustizia tre latitanti del clan Graziano nascosti in un bunker ricavato sotto terra. Un lavoro, quello del sostituto commissario e di tanti che operano senza riflettori nel contrasto alla criminalità organizzata e comune. Un lavoro, quello della Polizia, che sicuramente continuerà, anche se l’esperienza e il lavoro negli anni di investigatori come De Fazio restano un patrimonio e una eredita’ difficile e importante per chi seguirà il suo lavoro..Aerre
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