Corso, si allunga il cantiere: blocco al traffico da via Malta

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Avellino – Si allungano le recinzioni in città ma si accorciano i tempi per vedere i primi risultati del maxi intervento di riqualificazione e ripavimentazione di Corso Vittorio Emanuele. Dalle nove di martedì 15 maggio, dopo l’ora di punta, partiranno infatti i lavori del secondo sotto-cantiere (Via Iannaccone-Via Malta) nel salotto buono, che anticiperanno il blocco della circolazione stradale a partire dalla Chiesa del Rosario. Da via Malta sarà possibile dirottarsi su Corso Europa che diventerà a doppio senso di circolazione fino all’intersezione con via Malta e lungo via Dalmazia per Piazza D’Armi. L’ordinanza tecnica è partita già da ieri per consentire all’ufficio traffico di predisporre la nuova segnaletica. E mentre il cittadino si prepara a rivoluzionare di nuovo le abitudini di circolazione, non senza un prevedibile primo caos, il prossimo 7 luglio sarà completata la pavimentazione del tratto che da Via De Conciliis conduce fino alla piazzola antistante la Villa Comunale che sarà così aperto alla circolazione dei pedoni. E allora, tornando a fare i primi passi sui sampietrini, si potrà finalmente assaporare l’anteprima del nuovo passeggio cittadino. Anche se il più dei lavori -e il più dei benefici- è legato in verità agli interventi nel sottosuolo, dove si nascondeva una situazione alquanto critica. Il maxi cantiere intende infatti rilanciare la città partendo proprio dall’ ‘underground’. Interventi non visibili, spiegano gli addetti ai lavori, ma fondamentali per garantire un’efficiente erogazione e gestione dei servizi di base. L’estetica, a quanto pare, sarebbe solo un profilo secondario, anche se il primo a passare sotto l’occhio e il giudizio del cittadino. E’ così che il sindaco Giuseppe Galasso, l’assessore ai Lavori pubblici Ivo Capone, l’assessore all’Urbanistica Mario Perrotta, il responsabile del procedimento Luigi Masi, il direttore dei lavori Giulio Bruno e il coordinatore della sicurezza Vincenzo Genovese, informano la città sul crono-programma. Ci saranno più momenti per fare il punto della situazione mentre a giugno avrà luogo il convegno per illustrare nel dettaglio ai cittadini l’intero pacchetto di lavori che interessa allo stato il capoluogo. L’assessore Capone, tornato al comando dopo due mesi di pausa, precisa che il cantiere “non è in ritardo, ma ci sono aspetti tecnici che vanno considerati per portare a termine la pavimentazione”. Il prolungamento della recinzione, poi, deve essere letto nella giusta chiave: per poter pavimentare subito dopo l’adeguamento dei sottoservizi è necessario anticipare i tempi di questi ultimi prima di vedere chiuso il sotto cantiere precedente. Il quale sarà consegnato alla città, si spera, entro la fine di novembre 2007. Mentre prima ci saranno tappe intermedie: dopo il 7 luglio (quando sarà aperta ai passanti il tratto Via De Conciliis-Villa comunale), a ferragosto dovrebbe essere pronto quello che conduce fino a via Cassitto e il 15 settembre il tratto fino via Iannaccone. In tutto ciò c’è ovviamente da considerare l’impatto sulla vita quotidiana: “Si lascerà – garantisce Capone – un limite sui marciapiedi per non lavorare in prossimità dei negozi, limite sul quale si lavorerà esclusivamente quando questi saranno chiusi”. Dunque, i lavori proseguono senza lentezza: “Non siamo in ritardo – spiega il direttore dei lavori – lo saremmo stati bloccando il prolungamento. Una superficie pari a 200-250 appartamenti richiede un’opera di pavimentazione difficile”. E puntualizza anche che per sostituire le fognature è stato adottato un sistema ‘anti-disagio’, adottando una tecnologia ‘no-dig’, agendo sui sottoservizi con trivellazioni. Insomma, l’interesse a tardare i lavori, palesano dal tavolo, “non c’è”. L’unico interesse è quello di mitigare i danni. “Nel prosieguo – conclude – andremo più celermente perché il meccanismo è stato consolidato. Inoltre in futuro non saranno necessari ulteriori scavi per i sottoservizi sistemati a vista”. Dopo i dettagli tecnici, il commento del primo cittadino: “Il Corso è la cartina di tornasole di tutte le operazioni in città. La garanzia migliore è l’impegno dei tecnici e della ditta che ha già dato prova di sé avendo tutti i motivi per rispettare i tempi”. Galasso non nasconde che i disagi ci saranno, ma rassicura: “Siamo pronti a trovare soluzioni”. Anche perché: “Una volta pavimentato il primo tratto l’idea di come verrà il Corso renderà tutti più tolleranti”. (di Antonietta Miceli)

An: “Traffico, si preannunciano mesi drammatici per gli avellinesi”

“Non si può non essere preoccupati da quanto accadrà ad Avellino: per oltre sei mesi il cuore della nostra Città sarà assolutamente impraticabile sia per le automobili come per i pedoni”. E mentre la squadra comunale rassicura sul rispetto della tabella di marcia, il capogruppo al Comune di Alleanza Nazionale, Giovanni D’Ercole, non nasconde le sue perplessità. “Solo per completare i lavori fino alla Chiesa del Rosario sono previsti altri sei mesi e mezzo: considerando che i lavori sono iniziati ad ottobre dell’anno scorso, per completare il primo tratto, cioè, ci vorrà più di un anno”. Polemizzando sull’organizzazione del lavoro, sui tempi e sul personale impiegato, si chiede ancora: “È alla stessa maniera che si vorranno affrontare le opere per l’erigendo (?) tunnel?”. E infine, la bordata: “Non possiamo far altro che condannare l’approssimazione e l’imperizia con le quali si stanno affrontando opere importantissime al centro città”.

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